Walter Zenga fa il vaccino cinese, effetti collaterali: lui risponde così

Il vaccino cinese viene somministrato a tutti coloro che risiedono a Dubai. Tra questi c’è Walter Zenga, che spiega la situazione.

Vaccino cinese Sinopharm
Vaccino cinese Sinopharm FOTO Getty Images

Vaccino cinese, Walter Zenga ha fatto sapere di essersi premunito contro il virus. E lo ha fatto a Dubai, dove risiede da diverso tempo. L’ex portiere di Inter, Sampdoria e Nazionale Italiana ha ricevuto un ritrovato proveniente proprio dalla Cina. Le autorità governative locali hanno stretto accordi con Pechino per la fornitura delle dosi da somministrare alla popolazione, a titolo del tutto gratuito.

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E Zenga ha avuto la sua dose di vaccino, essendo residente a tutti gli effetti negli Emirati Arabi Uniti. Che è la meta di diversi vip che non sono intenzionati ad aspettare pur di farsi vaccinare. Quindi chi ne ha la possibilità, in base a quanto risulta, prende e se ne va a quelle esotiche latitudini. Dove pare che, pagando, sia possibile farsi vaccinare senza alcuna attesa.

Il vaccino cinese ricevuto è il Sinopharm, che l’Agenzia Europea del Farmaco non ha ancora autorizzato. Al momento in Europa la EMA ha disposto il via libera per i vaccini Pfizer, Moderna, Astrazeneca e presto Johnson & Johnson. Sarà però anche la volta di altri ritrovati, come l’italiano Reithera ed il russo Sputnik.

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Vaccino cinese, come funziona il Sinopharm

Proprio Zenga ha annunciato a mezzo social la cosa, che ha dato adito a diversi commenti, a volte ironici ed altre un pò polemici. “Non è che diventi milanista come effetto collaterale?”. “Proprio no”, risponde lui, che sta al gioco ed invita tutti a vaccinarsi. Quel che si sa in merito al Sinopharm è che richiede anch’esso due dosi per risultare efficace.

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Il solo a necessitare di una unica somministrazione è quello Johnson & Johnson. Il Sinopharm ha una efficacia stimata nel 91% contro il virus, in base a quanto si apprende da fonti cinesi.

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Il suo funzionamento è basato sul ruolo attivo del beta-propiolactone, che disattiva una copia del virus contenuta al suo interno, lasciando funzionanti solo le proteine dalle quali deriva la reazione immunitaria.

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