Pregliasco durissimo: “Il primo giro di vaccini non porterà alla normalità”

Fabrizio Pregliasco è purtroppo certo che il Piano vaccini non comporterà un cambiamento della situazione entro breve. La sua previsione.

Pregliasco sul Piano vaccini
Pregliasco sul Piano vaccini Foto dal web

Fabrizio Pregliasco, noto virologo, esprime tutti i suoi timori in merito alla situazione attuale legata alla pandemia in Italia. Il direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi ed accademico dell’Università degli Studi di Milano non è certo che il piano Vaccini attualmente in atto sia sufficiente a rallentare la circolazione del virus.

Anche se in maniera meno presente, la sensazione di Pregliasco è che l’agente virale possa essere presente ancora a lungo nelle nostre vite.

Leggi anche –> Arezzo, 14enne muore durante la DAD: accertamenti in corso

“Si renderà necessario un richiamo con dei nuovi vaccini, capaci di contrastare le varianti”. Parole che l’esperto ha rilasciato al Corriere della Sera. Il fatto di dovere convivere per un arco di tempo indefinito ma quasi sicuramente prolungato creerà dei possibili problemi, come è facile evincere.

Allora c’è bisogno di prendere consapevolezza della situazione, anche a livello di servizi offerti per portare il vaccino ovunque. Secondo Pregliasco una parvenza alla normalità potrebbe avvenire tra 7-13 mesi. Ma con l’esigenza di dovere procedere ad ulteriori richiami contro il virus.

Poi bisognerà organizzare una macchina efficace capace di raggiungere anche luoghi impervi come le zone di montagna, dove pure vivono tanti anziani e persone a rischio.

Leggi anche –> Bassetti furioso, nel suo ospedale 500 sanitari rifiutano il vaccino

Pregliasco vaccini: “Si all’obbligato per il personale sanitario”

Per finire, l’esperto virologo dice la sua sul tema delle vaccinazioni obbligatorie per il personale medico. Una cosa per la quale lui si dice favorevole. “Negli ospedali non c’è mai il rischio zero.

Se vuoi seguire tutte le notizie scelte dalla nostra redazione in tempo reale CLICCA QUI

La vaccinazione dei lavoratori del comparto sanitario sarebbe un atto di grande responsabilità e di protezione forte. Eppure ci sono infermieri e medici che non vogliono. Questa è una cosa che non fa bene alla promozione del Piano vaccini”.

Leggi anche –> Variante inglese più mortale, Burioni: “Possiamo batterla”

Ci sono comunque già delle obbligatorietà al vaccino vigenti, per l’infanzia ed anche per la antitetanica, che le professioni a rischio devono effettuare ogni dieci anni.

Foto dal web
Impostazioni privacy