L’allarme di Brusaferro: “Cresce l’incidenza di contagi nei bambini”

Nel corso del report settimanale, Silvio Brusaferro ha mostrato l’incidenza per fascia d’età mostrando la crescita della curva nei bambini.

Già da settimane l’incidenza dei contagi sul territorio italiano è in forte crescita ed il report di questa settimana ha confermato che l’andamento non accenna ad arrestarsi. Nella sola giornata di ieri sono stati oltre 26mila i nuovi casi di Covid-19 e 380 le vittime. Cresce di conseguenza l’indice Rt nazionale (giunto ad 1,06), così come la pressione sulle strutture sanitarie. In metà Paese è stata superata la soglia di occupazione del 30% delle terapie intensive, limite indicato per stabilire la gestibilità della pandemia negli ospedali del territorio.

I dati del monitoraggio settimanale, riferiti alla settimana scorsa, hanno dunque confermato la necessità di prendere misure maggiormente restrittive. Sull’evidenza fornita dai dati del monitoraggio, il governo non ha potuto fare altro che firmare un decreto legge che impone misure maggiormente rigide per il periodo che va dal 15 marzo al 6 aprile. Eliminata dunque al momento la zona gialla: tutte le regioni che non hanno criteri da zona bianca sono dunque inserite immediatamente in quella arancione che in caso di ulteriore peggioramento diventa arancione scuro e poi rossa. A Pasqua, poi, ci sarà una super zona rossa per evitare che si creino assembramenti potenzialmente pericolosi.

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L’allarme di Brusaferro, cresce l’incidenza di contagi tra i più giovani

Tra i dati enunciati ieri dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro c’è quello riguardante l’incidenza dei contagi per fasce d’età. Il grafico mostrato evidenzia come ci sia una crescita che riguarda tutte le fasce d’età, il che mostra come in questo caso, rispetto alle precedenti ondate, anche i più giovani sono colpiti in maniera crescente dall’infezione.

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A tal proposito Brusaferro dice: “Per quanto riguarda i più giovani, anche in questo caso ci sono dei dati che ci dimostrano che anche i ragazzini, in particolare quelli dai 10 anni in su, hanno un’incidenza che cresce. Crescono in tutte le fasce d’età, anche questo è un elemento che abbiamo condiviso nelle scorse settimane e che si conferma”.

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