Terza ondata, Pregliasco e la terribile previsione: “40mila morti al giorno”

Secondo Fabrizio Pregliasco ci troviamo nel pieno della terza ondata. E molto presto l’Italia potrebbe fare i conti con una situazione pesante.

Il virologo Pregliasco sulla terza ondata
Il virologo Fabrizio Pregliasco sulla terza ondata FOTO Getty Images

Terza ondata, Fabrizio Pregliasco non usa mezze parole. Il noto virologo e direttore sanitario dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano dice che l’Italia sta vivendo in pieno questa fase tanto temuta della pandemia. Nel corso di un suo intervento in diretta a ‘Un Giorno da Pecora’, trasmissione di Rai Radio 1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, Pregliasco conferma come le terapie intensive degli ospedali siano cariche, da nord a sud. E come questa terza ondata debba presumibilmente raggiungere il proprio picco per la fine di marzo.

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La situazione si profila critica esattamente come fu un anno fa. Le dichiarazioni di Pregliasco sono comprovate pure dagli algoritmi e dai modelli matematici elaborati in proposito. Quel che è peggio è che le stime riferiscono di un numero potenziale di contagi giornalieri che potrebbe raggiungere la media delle 40mila persone. Un numero pauroso, al quale sarebbe connesso un inevitabile innalzamento relativo ai decessi quotidiani direttamente riconducibili alla pandemia in atto. Come si esce da questa situazione? O almeno come potrebbe essere possibile mitigare un simile quadro previsto già per l’immediato futuro? Con un lockdown totale e prolungato, della durata di almeno un mese, secondo l’esperto. Ed anche con l’anticipare il coprifuoco notturno dalle attuale ore 22:00 a qualche ora prima.

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Terza ondata, Pregliasco consapevole di quanto possa essere pesante un lockdown

Già l’attuazione di restrizioni particolari nei fine settimana risulta di aiuto, con la chiusura dei centri commerciali, ad esempio. Si tratta di limitazioni che certamente non fanno piacere. Pregliasco è il primo a parlare di comprensibile insofferenza della popolazione ad un eventuale lockdown totale. Ma i provvedimenti di chiusura stesse vengono presi proprio perché hanno il fondamento scientifico ed ampiamente dimostrato del loro sapere limitare la diffusione del virus.

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Si otterrebbero allo stesso modo risultati importanti nel contrastare la terza ondata. La chiusura totale delle attività commerciali ed economiche avvenute giusto un anno fa dimostrarono come il tutto si rivelò importante per rallentare la pandemia. Diversi errori compiuti successivamente da amministratori politici e dalla popolazione hanno però contribuito a diverse recrudescenze del contagio.

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