Raggi x, svelato così il contenuto di una lettera di 300 anni fa VIDEO

Grazie ad un apparato tecnologico basato sui raggi x, alcuni studiosi scoprono cosa c’è scritto in una missiva di be tre secoli fa.

I raggi x svelano il contenuto di una lettera di fine Seicento Foto dal web
I raggi x svelano il contenuto di una lettera di fine Seicento Foto dal web

Raggi x per esaminare il contenuto di una lettera sigillata da oltre 300 anni. Questo è quanto hanno fatto alcuni studiosi del Mit – Massachusetts Institute of Technology – di Boston per spulciare all’interno della missiva senza intaccarne l’integrità fisica. La cosa è riuscita nei giorni scorsi e ha trovato pubblicazione sulla rivista specializzata di settore ‘Nature Communications’.

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Il messaggio ha attraversato i secoli giungendo fino ai giorni nostri. Esso fa attualmente parte di una collezione di oltre 2600 lettere inviate in passato e mai giunte a destinazione, per un motivo o per un altro. Tutti questi carteggi risalgono al periodo compreso tra il 1680 ed il 1706 e riguardano l’intero territorio europeo. Moltissime risultano ancora chiuse, nel formato originale e pronte per essere recapitate. La lettera sottoposta ai raggi x riporta la data del 31 luglio 1697 e balza all’attenzione di un occhio esperto il suo confezionamento che richiese la tecnica del letterlocking. Si tratta di un modo di ripiegarla su sé stessa che richiede per forza di cose il dovere intaccare la carta. Dando una prova evidente del fatto di essere stata aperta.

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Raggi x, la bellissima scoperta degli studiosi

Invece, grazie ai ritrovati moderni ed a strumentazioni tecnologiche sofisticatissime, possiamo ora scoprire cosa l’autore scrisse ai tempi, oltre tre secoli fa. Uno scanner appositamente realizzato per l’individuazione dei minerali contenuti nei denti ha messo in risalto la quantità di ferro presente nell’inchiostro. Questo ha messo in rilievo la calligrafia, risultata ancora più chiara dopo una suddivisione degli strati della carta in maniera virtuale.

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Gli studiosi hanno scoperto che il destinatario della missiva era un certo Jacques Sennacques, al quale si era rivolto il cugino Pierre Le Pers. Quest’ultimo si era spostato dalla Francia ai Paesi Bassi, stabilendosi a L’Aia per esercitare la professione di mercante. Pierre chiedeva al proprio congiunto di potere ottenere una copia del certificato di morte di un tale Daniel Le Pers, che si ritiene fosse un loro parente comune.

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