Lara Lugli, chi è la pallavolista citata per danni dopo aver comunicato la gravidanza

Scopriamo chi è Lara Lugli, la pallavolista che ha denunciato la società per la quale giocava dopo essere stata citata per danni.

La storia di Lara Lugli ha evidenziato una condizione di disagio e ingiustizia comune ai danni delle donne che praticano sport. Classe ’80, la schiacciatrice ha giocato per 15 anni nelle leghe minori della pallavolo femminile, facendo spola tra la Serie A2 e la B1. Come tantissime altre colleghe è dovuta scendere a patti con il fatto che la pallavolo femminile (così come il calcio e altri sport femminili) non è inserito nella categoria degli sport professionistici e dunque che la sua attività sportiva è considerata dilettantistica e non protetta dalle leggi sulla tutela del lavoro.

Un boccone amaro che l’atleta ha condiviso con le colleghe e che ha mandato giù per anni con tutte le conseguenze del caso. Lara ha mantenuto il silenzio sulla sua condizione lavorativa anche quando nella stagione 2018/2019 il suo contratto è stato risolto dopo aver comunicato alla società di essere rimasta incinta. Al danno si è aggiunto anche il dramma, visto che dopo qualche mese è stata vittima di un aborto spontaneo. A distanza di due anni da quanto successo la pallavolista ha deciso di interrompere il suo silenzio e denunciare pubblicamente il dramma in cui si trova.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Lara Lugli, la sua denuncia diventa un caso parlamentare

Nel lungo post Facebook in cui Lara racconta quello che le è capitato, spiega subito che si è decisa a parlare per via dei risvolti legali della vicenda: “Questa la breve storia triste.
Peccato che non sia breve poiché a distanza di due anni, vengo citata dalla stessa Società per DANNI, in risposta al decreto ingiuntivo dove chiedevo il mio ultimo stipendio di Febbraio (per il quale avevo interamente lavorato e prestato la mia attività senza riserve)”.

Leggi anche ->Il caso di Lara Lugli, la pallavolista senza stipendio perché incinta

Successivamente Lara spiega anche le motivazioni per le quali le sono stati chiesti i danni: “Le accuse sono che al momento della stipula del contratto avevo ormai 38 anni (povera vecchia signora) e data l’ormai veneranda età dovevo in Primis informare la società di un eventuale mio desiderio di gravidanza, che la mia richiesta contrattuale era esorbitante in termini di mercato e che dalla mia dipartita il campionato è andato in scatafascio”.

Interrogazione parlamentare, la società si difende

La sua denuncia ha funto da apripista, poiché dopo la sua lettera aperta molte colleghe le hanno confidato di aver vissuto situazioni simili. L’associazione Assist ha sposato la sua causa e ha coinvolto Malagò ed il premier Draghi con la speranza che una volta per tutte venga posta la parola fine a simili ingiustizie. Sul caso Laura Boldrini ha annunciato di aver intenzione di richiedere un’interrogazione parlamentare.

La società nel frattempo ha smentito le accuse della pallavolista ed ha risposto in maniera piccata sui social: “Felici per l’avvenimento famigliare però da contratto era prevista l’immediata cessazione in caso di gravidanza; avremmo potuto esercitare le penali e non l’abbiamo fatto, ma ci siamo sentiti traditi dall’atleta e ci siamo difesi”.

Impostazioni privacy