Ministero della cultura, nello staff della Borgonzoni il “menestrello della Lega”

La Borgonzoni apre le porte del Ministero al cantante «menestrello della Lega»: Ivan Cardia entrerà nel suo staff

La nomina a sottosegretaria alla cultura della leghista Lucia Borgonzoni aveva già fatto avanzare molte critiche. La donna, infatti, dichiarò in un’intervista di non leggere da tre anni. Ora, le critiche rischiano di crescere visto che tra i membri del suo staff la Borgonzoni, sconfitta alle scorse regionali in Emilia Romagna dove ha rinunciato a guidare l’opposizione, c’è un nome che fa discutere. si Tratta del “menestrello della Lega”. Ivan Cardia è conosciuto tra le fila leghiste per essere protagonista ogni anno sul palco di Pontida, momento di raduno storico del partito del Nord.

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Il menestrello della Lega al Ministero

Leggo ricorda alcuni dei testi più gettonati come: «In Trentino si beve il vino dalla damigiana», E ancora: «Il cielo delle Marche e dell’Umbria è così azzurro tra il cielo e il Vettore che a Tolentino si scioglie in un bicchiere di vino». La nomina, secondo il Foglio, ha creato non poche polemiche anche in seno alla Lega stessa. Una nomina che farà discutere così come quella della stessa Borgonzoni. Alla cultura una persona che non legge da tre anni. Sembra quasi una provocazione. Del resto, il posto più adatto per questioni di coerenza sarebbe stato quello del seggio dell’opposizione in seno al consiglio regionale emiliano. Un candidato alla guida di una regione, dovrebbe in teoria avere interesse a battersi affinché, anche attraverso una buona opposizione, si possano portare avanti le proprie soluzioni avanzate in campagna elettorale. Nulla di tutto questo e, in aggiunta, viene affidata ad un ministero che non sembra perfettamente consono al profilo, rispettosamente parlando.

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Ora bisogna attendere quali altre polemiche saranno scatenate dalla nomina dell’ultim’ora tra i membri dello staff della sottosegreteria alla cultura.

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Draghi – foto dal web
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