Gravina di Puglia, profanate le tombe dei fratellini morti nel 2006 FOTO

I piccoli Francesco e Salvatore Pappalardi morirono in modo orribile a Gravina di Puglia. Ora emerge un orribile sfregio alla loro memoria.

Gravina di Puglia profanate le tombe dei piccoli fratelli Pappalardi Foto dal web

Gravina di Puglia, le tombe di Ciccio e Tore Pappalardi è stata profanata da ignoti. Lo fa sapere il loro papà, Filippo, assieme all’attuale sindaco della località pugliese situata in provincia di Puglia. Francesco e Salvatore Pappalardi morirono nel 2006 dopo essere caduti in un pozzo nella località barese. I loro resti vennero però ritrovati soltanto a venti mesi di distanza da quando avvenne la tragedia.

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Il primo cittadino di Gravina di Puglia, Alesio Valente, rende noto su Facebook che degli sconosciuti sono penetrati all’interno della cappella nel cimitero dopo riposano le spoglie dei due sfortunati bimbi. Ci sono dei danni, con delle lastre di vetro che ricoprivano le loro lapidi che presentano ora dei segni di forzatura, dopo l’avvenuta profanazione. I due avevano rispettivamente 13 e 11 anni. Il sindaco riferisce di avere raccolto la drammatica testimonianza di Filippo Pappalardi. Si ignorano i motivi di questo orribile fatto, con le forze dell’ordine che sono adesso al lavoro per cercare di individuare i responsabili. La sparizione dei due bambini era avvenuta a 20 giorni di distanza dal loro affidamento al padre, come decretato dal Tribunale dei minori. La madre Rosa Carlucci viveva con un’altra figlia della ormai ex coppia (i due erano separati) in località Santeramo in Colle, sempre in provincia di Bari.

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Gravina di Puglia, Filippo Pappalardi fu sospettato poi venne prosciolto

Filippo invece conviveva con un’altra donna, un’altra figlia avuta da quest’ultima ed altre due bambine che la sua convivente ebbe da un’altra relazione. L’uomo venne anche arrestato, nel novembre del 2007, con l’accusa di duplice omicidio aggravato e di altri capi di imputazione. Successivamente, nel febbraio 2008, ecco emergere i cadaveri dei suoi figli, all’interno di una cisterna di un casolare abbandonato, in pieno centro storico. A Marzo Filippo Pappalardi ottiene gli arresti domiciliari e poi la libertà, ad aprile dello stesso anno. Stabilite poi anche le cause della morte dei suoi figli.

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Francesco sarebbe deceduto per una emorragia alcune ore dopo la sua caduta nel pozzo. Salvatore avrebbe invece perso la vita nel sonno, stremato dal freddo e dall’inedia oltre che dalle ferite riportate. L’inchiesta venne archiviata nel 2009 ma riaperta nel 2012 su impulso di Rosa Carlucci. La donna sostiene che i suoi figli erano in compagnia di altri coetanei. E quest’ultimi avrebbero potuto fornire dettagli importanti su quanto di tragico accaduto.

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