Fabiana Dadone, chi è: tutto sulla ministra per le Politiche giovanili

Fabiana Dadone è il nuovo ministro alle Politiche giovanili nel governo Draghi. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lei. 

Fabiana Dadone è una giovane e affermata politica italiana: dal 13 febbraio scorso ricopre l’incarico di ministro per le politiche giovanili nel governo Draghi. Deputata dal 2013, dal 2019 al 2021 è stata ministro per la pubblica amministrazione nel governo Conte II. Conosciamola più da vicino.

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L’identikit di Fabiana Dadone

Fabiana Dadone è nata a Cuneo il 12 febbraio 1984. Laureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino, sin da giovanissima è stata impegnata sia nel volontariato che nelle battaglie degli albori del Movimento 5 stelle in provincia di Cuneo.

Attivista del Movimento 5 stelle a Mondovì, nel luglio 2012 ha presentato un ricorso al TAR che ha costretto l’amministrazione comunale a cambiare la squadra della giunta comunale e aggiungere una donna per il rispetto delle quote rosa: un atto simbolico che il Movimento ha rivendicato a lungo come esempio di una batosta per il sistema e per la vecchia politica.

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Alle elezioni politiche del 2013 Fabiana Dadone ha vinto le “Parlamentarie” del Movimento 5 stelle nella circoscrizione Piemonte 2 ed è stata eletta deputata della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Piemonte 2 per il Movimento 5 Stelle. Si è occupata in particolare di mafie, migranti, tratta di esseri umani e nuove forme di schiavitù.

Quale membro della Giunta per le elezioni della Camera dei Deputati, Fabiana Dadone ha tra l’altro accelerato l’iter della decadenza del deputato Giancarlo Galan, condannato per corruzione sugli appalti per il MOSE. E da convinta No-TAV nel luglio 2014 ha presentato un’interpellanza urgente in merito al Codice Unico di Progetto del TAV Torino-Lione nella quale fa presente come il codice fosse stato assegnato in modo errato, portando alla luce un errore che per due anni ha impedito di verificare i flussi finanziari dell’opera.

Fortemente contraria alla legge elettorale Italicum, Fabiana Dadone ha contrastato la sua approvazione sia in sede parlamentare che extra parlamentare. E attraverso attività ispettive si è occupata dei costi sproporzionati del costruendo Ospedale di Verduno (CN) in costruzione dal 2003.

Dopo essere stata rieletta alla Camera, in Commissione Affari costituzionali Fabiana Dadone è stata relatrice del disegno di legge sul referendum propositivo, uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 stelle, approvato in prima lettura alla Camera dei deputati il 21 febbraio 2019. E ha seguito attivamente il percorso travagliato del progetto dell’autostrada Asti – Cuneo, prima come deputato di opposizione criticando la soluzione del tunnel di Verduno (poi scartata dal progetto) e il fallimento della politica cuneese, incapace di portare a termine l’opera.

All’interno del Movimento 5 stelle Fabiana Dadone è stata referente di Rousseau e probiviro. Il 4 settembre 2019 è stata designata Ministro per la pubblica amministrazione dal Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, succedendo a Giulia Bongiorno. Il 17 febbraio 2020 ha annunciato un accordo programmatico tra il Dipartimento della funzione pubblica e l’Accademia della Crusca per semplificare il linguaggio della pubblica amministrazione, spesso troppo oscuro per i cittadini.

Dopo l’emergenza Covid-19 Fabiana Dadone ha imposto per direttiva ministeriale lo smart working a tutte le amministrazioni italiane per non far cessare l’erogazione dei servizi pubblici. L’adozione della modalità di lavoro agile nelle amministrazioni ha raggiunto percentuali rilevanti (dal 70% fino al 90%). E in seguito alla fase di emergenza ha aperto una nuova fase del lavoro agile nel settore pubblico con l’introduzione, nel decreto rilancio, del POLA (Piano organizzativo del lavoro agile), che dovrà essere adottato da ogni amministrazione pubblica entro il 31 dicembre di ciascun anno. Il 13 febbraio 2021 ha giurato come Ministro per le politiche giovanili del Governo Draghi, succedendo a Vincenzo Spadafora.

Per quanto riguarda la vita privata, Fabiana Dadone ha avuto due figli con il compagno albanese Ergys Haxhiu (38 anni, programmatore, marketer, e attivista del M5S cuneese), di cui il più piccolo nato nel giugno 2020, mentre era Ministro per la Pubblica amministrazione, ricevendo in quella circostanza l’elogio del premier Conte per la partecipazione, in streaming, dalla camera d’ospedale, a una riunione del governo sul decreto semplificazione. È appassionata di musica metal, in particolare del gruppo svedese In Flames.

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