Bimbo di 10 anni diventa violento e cerca di farsi del male a causa di un’infezione

Un bimbo inglese di 10 anni ha cambiato drasticamente il suo comportamento diventando violento con sé stesso e con gli altri: cosa è successo.

Dopo un lungo periodo difficile, Fiona Fleming, 29enne madre di Poringland (Norfolk, Inghilterra), ha deciso di parlare con la stampa delle problematiche che stanno affliggendo il figlio e che le stanno rendendo impossibile la vita. Il piccolo Brody, infatti, un giorno ha cambiato radicalmente il proprio atteggiamento, diventando violento con sé stesso e con gli altri. L’evento che ha segnato l’inizio di questo drastico cambiamento è avvenuto una notte, quando il bambino si è alzato dal letto per gettarsi dalle scale che conducono al primo piano della casa.

La madre si è accorta solo dopo aver sentito le urla del figlio di ciò che era successo, ma quelle evento preoccupante era solo l’inizio di un vero e proprio inferno. A partire dal giorno successivo, Brody ha cominciato ad aggredire la madre, mordendola, colpendola in viso e cercando di soffocarla. Quell’atteggiamento violento lo ha manifestato anche a scuola, quando ha cercato di soffocare un compagno di classe. Quando non se la prende con gli altri, il bimbo riversa la propria rabbia su sé stesso: capita che si prenda a pugni in faccia ed in un’occasione si è gettato dalla finestra della sua camera rischiando di morire.

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Bimbo diventa violento, potrebbe trattarsi di un’infezione

A causa dell’improvviso cambiamento del figlio, Fiona ha dovuto lasciare il lavoro per occuparsi a tempo pieno di lui. La donna ha dovuto cambiare casa per andare in una in cui ci fosse solo un piano ed ha dovuto abbandonare le uscite con gli amici, visto che la condizione del figlio non le permette di socializzare. In questi mesi è andata da diversi medici e le diagnosi sono state diverse, c’è chi ha diagnosticato dell’autismo, chi dell’autismo con principio di schizofrenia.

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C’è anche chi ha ipotizzato che possa trattarsi di Panda, ovvero una malattia psichiatrica autoimmune collegata ad un’infezione da streptococco. Dato che in questo caso cominciare un trattamento rapidamente potrebbe essere risolutivo, se si trascura troppo a lungo potrebbero non esserci molte opzioni di trattamento, la donna ha lanciato un appello per una raccolta fondi utile a finanziare il viaggio in Portogallo, gli esami medici e l’eventuale trattamento. Il Mirror ha raccolto il suo appello e l’ha intervistata in esclusiva per esporre la sua problematica e fungere da cassa di risonanza per la sua richiesta.

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