Alberto Tomba, i retroscena dietro Alex l’ariete: il film è diventato un cult

Alex l’ariete è un film del 2000 di Damiano Damiani, interpretato da Alberto Tomba e Michelle Hunziker. Scopriamone alcune curiosità. 

Alex l’ariete è un film del 2000 di Damiano Damiani con protagonisti Alberto Tomba e Michelle Hunziker. La trama ruota attorno al carabiniere del GIS Alessandro “Alex” Corso (Tomba), al quale viene affidato il compito di scortare una ragazza sospettata di omicidio, Antavleva “Leva” Bottazzi (Hunziker), perché possa deporre a un processo; durante il viaggio, però, Alex scopre che la ragazza è innocente e che i veri responsabili dell’omicidio sono sulle loro tracce per ucciderla.

Il film, prodotto da Vittorio Cecchi Gori e Rita Rusić, segnò il debutto dell’ex sciatore sul grande schermo, ma l’accoglienza fu molto negativa: oltre al flop di incassi, venne severamente stroncata dai critici, al punto da essere ritirata quasi immediatamente dalle poche sale cinematografiche in cui fu proiettata.

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I segreti di Alberto Tomba attore

Complici l’insuccesso nelle sale, il montaggio approssimativo e una trama alquanto superficiale, Alex l’ariete viene considerato uno dei principali esempi di film bocciati per la loro inconsistenza, sia dal pubblico sia dalla critica, ma negli anni è assurto a pellicola di culto nell’ambito del cinema trash.

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Il regista Damiano Damiani dichiarò in un’intervista alla Stampa che fu Vittorio Cecchi Gori a offrirgli la regia del film e che lui accettò volentieri, mettendo da parte altri progetti. Damiani ha speso buone parole sia per Tomba, perché “a differenza di molti interpreti affermati, ha  compreso l’importanza che la tecnica riveste nel cinema” e “che il cinema, proprio come lo sport, può essere motivo di grande contentezza, ma impone sacrifici e soprattutto obbedienza”, sia per la Hunziker.

Il film è stato girato in circa due mesi e mezzo per un costo complessivo di circa 6 miliardi di lire e durante le riprese Tomba ha rifiutato la controfigura nelle scene più pericolose, dichiarandosi successivamente “contento di aver vissuto quell’esperienza”, definendola “faticosa ma divertente”. Tomba ammise di essere “un principiante, senza esperienza. Non è stato facile trovarmi davanti a una cinepresa, dover dire la battuta giusta, coordinata con i movimenti giusti”, confessando anche un certo “imbarazzo nelle scene d’amore” perché “non sono abituato a fingere”.

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