Lo studio: quando la famiglia ha il diploma il 48% dei giovani arriva al titolo terziario. Chi si laurea guadagna il 40% in più dei diplomati
L’ascensore sociale non va in Italia. Quello che era un punto fermo di tanti ministri della politica italiana, a partire dagli anni ’70 in avanti, oggi non trova i frutti di tali politiche. Secondo uno studio dell’Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche, soltanto il 12% di coloro che hanno i genitori con licenza media arriva alla laurea. I motivi sono i più svariati nell’analisi. Si va dalla “generazione 1000 euro“, a sottolineare il precariato e il fatto che i laureati devono “accontentarsi” di impieghi talvolta diversi dagli studi effettuati o per i quali non era necessaria la laurea. Andando a verificare le statistiche dello studio dell’Inapp, emerge poi che soltanto il 6% di chi ha genitori senza alcun titolo di studio riesce ad arrivare alla laurea. Chi ha genitori con il diploma, invece, nel 48% dei casi arriva agli studi accademici.
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In Italia non si investe nella laurea: l’analisi
La ricerca riguarda la fascia d’età dei quarantenni di oggi, ossia i nati tra il 1977 e il 1986. In Italia, tra i 25 e i 64 anni, soltanto il 30% ha completato il livello di studi secondario, l’8% quello universitario e il 62% quello elementare e medio inferiore. il presidente dell’Inapp, Sebastiano Fadda, è economista esperto di welfare e formazione. Fadda ha analizzato i motivi di questa percentuale.
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Il presidente fa riferimento principalmente al calo di reddito, al sistema scolastico e a problemi anche culturali: “La scuola va ricalibrata puntando su politiche pubbliche che incidano sulle disparità offrendo agli individui capaci e meritevoli, ma privi di mezzi, le risorse necessarie a raggiungere un livello di istruzione adeguato”, afferma il presidente dell’Inapp. Secondo Carmela Palumbo, dg dell’Usr Veneto, conta molto la situazione economia dell’Italia: “In primo luogo, il sentimento di sfiducia circa lo scenario economico futuro del nostro Paese”.
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