Sara Aiello, i fratelli denunciano il marito per omicidio: l’ha filmata mentre moriva

A distanza di sei anni dalla morte di Sara Aiello, i fratelli denunciano il marito per omicidio volontario sulla base di nuove risultanze.

Sara Aiello, donna di Pimonte morta a 36 anni nella sua abitazione, è deceduta nel 2015 a causa di un arresto cardiaco. A chiamare i soccorsi è stato il marito della donna, ma quando questi sono arrivati nell’abitazione, per lei era troppo tardi. Quella che è stata classificata come una morte per cause naturali, però, nasconde dei dettagli che lasciano pensare che il marito possa aver avuto un ruolo determinante nel decesso della donna.

In questi giorni i fratelli della donna hanno sporto denuncia per omicidio alla Procura di Torre Annunziata proprio nei confronti del marito. Questi, assistiti dagli avvocati Forgione e Pettirossi, ritengono che le nuove prove ottenute dall’esame degli audio delle chiamate al 118, dimostrino la colpevolezza dell’uomo. Nella denuncia infatti si legge: “nuove prove scoperte grazie al lavoro di consulenza effettuato da Emme Team, dopo essere riusciti finalmente ad ottenere gli audio delle chiamate al 118 di quella notte”.

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Sara Aiello, denunciato il marito per omicidio volontario

Secondo i fratelli della donna, l’uomo avrebbe fatto ritardare di proposito i soccorsi con l’intento di non lasciare scampo alla moglie. Nella denuncia si legge ancora: “filmò per quasi nove minuti la moglie agonizzante, fino al suo decesso, per poi chiamare i soccorsi”. Stando alla ricostruzione dei consulenti di parte, il marito di Sara Aiello, dopo aver filmato la moglie agonizzante, attese altri due minuti prima di chiamare il 118. Ai soccorritori fece due chiamate, nella prima diceva che la donna era in arresto cardiaco, mentre nella seconda diceva che respirava ancora ed era vigile.

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Al termine delle due chiamate erano passati già 13 minuti da quando Sara aveva manifestato i primi segnali di malore, un ritardo che potrebbe aver avuto un ruolo determinante nella sua morte. Viene anche sottolineato come il primo tentativo di rianimazione della donna è avvenuto 37 minuti dopo il decesso: “Si attesero ben 37 minuti dopo la morte, ripresa in diretta dal marito, per cercare di prestare a Sara Aiello soccorso adeguato con tanto di defibrillazione per far ripartire il cuore”.

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