Riaperture bar e ristoranti la sera: la difficile decisione di Draghi

Continua il dibattito sulle riaperture di bar e ristoranti. Alcuni politici vogliono riaprire la sera. Gli esperti non sono d’accordo. 

Il maggior sostenitore della riaperture è senza dubbio il leader della Lega Matteo Salvini. Per lui sarebbe un’opportunità di far prendere un po’ di respiro ai ristoratori.

“I ristoranti devono poter lavorare anche la sera. Se la legge permette di pranzare in tranquillità e sicurezza alle 13, deve permetterlo anche alle 20″, questo il nocciolo del suo pensiero.

Riaperture bar e ristoranti la sera: oltre a Salvini aumentano i favorevoli alla ripartenza

Il leader leghista non è l’unico a spingere per una riapertura. Anche il presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini appoggia il suo pensiero e dice: “Le riaperture potrebbero valere laddove nel territorio non si hanno troppi rischi di contagio con l’obiettivo di dare ossigeno a qualche attività”.

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Alla loro voce si aggiunge quella di Attilio Fontana che commenta: “Meglio la cena in quattro al ristorante che gli assembramenti fuori dai bar“. Il ministro delle Politiche agricole Patuanelli rincara la dose spiegando che si starebbe mettendo a punto un protocollo per consentire la tanto auspica ripartenza della ristorazione.

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Ci pensano i dati e gli esperti del Comitato tecnico scientifico a mettere un freno. Le nuove varianti del Covid hanno fatto aumentare i contagi, ricoveri e persone in terapia intensiva. A ciò si aggiunge anche la previsione degli esperti: a metà marzo la variante inglese potrebbe essere la forma predominante nel nostro Paese.

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Si avvicina anche la scadenza del dpcm che il 5 marzo dovrà essere sostituito con uno nuovo. E’ per questo che il premier si è incontrato con gli esperti del Cts. Tra questi, Agostino Miozzo dichiara: “noi siamo per la linea della prudenza ma con Draghi non si è parlato del tema della riaperture”. Non rimane che vedere se il premier riuscirà a trovare un compromesso tra chi vuole riaprire e chi essere prudente.

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