Formia, ucciso a 17 anni in una rissa: domiciliari per il suo coetaneo

Il dramma di Formia, ucciso a 17 anni in una rissa: domiciliari per il suo coetaneo che lo avrebbe ammazzato con una coltellata.

(Facebook)

Sono stati concessi i domiciliari al ragazzo di 16 anni di Casapulla, provincia di Latina, accusato di aver ucciso con una coltellata scagliata nel corso di una rissa il suo quasi coetaneo Romeo Bondanese. Il tragico fatto di sangue è avvenuto nella serata di martedì e oggi il giovane che ha accoltellato l’altro ragazzo rimasto ucciso è stato interrogato.

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Il questore di Latina, Michele Spina, ha evidenziato come quello dell’arresto del 16enne sarebbe stato nei giorni scorsi solo il primo passo verso la ricerca della verità, una verità non ancora completa e ben definita. Oggi dunque il giovane accoltellatore di origini casertane è comparso innanzi al gip del Tribunale dei Minori di Roma Federico Falzone per l’udienza di convalida.

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Perché il giovane che ha ucciso il ragazzo di 17 anni a Formia è stato scarcerato

(screenshot video)

Al termine di questa, è stato posto agli arresti domiciliari: contro di lui, le accuse in questo momento sono di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili, lesioni gravi e violazione della legge sul possesso di armi. Dunque, si tratta di accuse gravissime per questo ragazzo che ha ucciso il suo coetaneo. I domiciliari sono stati disposti in attesa di chiarire tutti i contorni di questa tremende vicenda che coinvolge molti adolescenti. Nel frattempo, a quanto pare, l’accusa da omicidio volontario passa a omicidio preterintenzionale.

Il ragazzo arrestato infatti pare non fosse solo: si cerca un suo coetaneo e altri due sono stati sentiti come persone informate sui fatti. Il 17enne era stato fermato la notte stessa dell’omicidio, aveva una vistosa ferita alla mano, che si sarebbe procurato con l’arma del delitto. Il coltello sarebbe il classico “svizzero”, quindi non dotato di una lunga lama, ma che comunque ha ferito in maniera letale Romeo Bondanese. Il questore Spina sottolinea che questo delitto non avrebbe peraltro un movente, se non appunto quello della lite banale sfociata in dramma: “Non crediamo che fosse andato lì per litigare, ma comunque non ha esitato ad estrarre e a colpire dei ragazzi suoi coetanei”.

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