Clara Ceccarelli, chi era la donna uccisa a Genova: chi è il suo assassino

Chi era Clara Ceccarelli la donna uccisa in maniera feroce nel suo negozio di calzature di Genova: chi è il suo assassino?

La storia di Clara Ceccarelli è di quelle che fanno rabbrividire. Questa donna di 69 anni, originaria e residente a Genova, aveva avuto un primo matrimonio felice con un uomo con cui divideva sogni, speranze, progetti e dal quale aveva avuto il figlio Mauro. Poi la morte li ha separati, scavando un vuoto che la donna ha cercato di colmare quando ha conosciuto Renato, un uomo del quale era rimasta infatuata e con il quale aveva creato un rapporto stabile finché non si è resa conto che era tossico.

L’uomo, infatti, aveva dilapidato i guadagni della sua attività di piastrellista al gioco d’azzardo e quando era rimasto senza più nulla da giocarsi aveva cominciato a chiedere prestiti a Clara. Lei per amore saldava i suoi debiti, ma quando si è vista costretta chiudere un negozio (uno dei due di calzature che mandava avanti con competenza e passione), ha capito che quella relazione doveva essere chiusa. Così lo scorso hanno lo ha lasciato, ma lui non ha lasciato in pace lei. La perseguitava a casa e a lavoro ed in zona tutti sapevano che lei non sapeva più cosa fare per liberarsi di lui.

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Clara Ceccarelli: si cerca il presunto assassino

Questa mattina Clara era andata a lavoro, nel suon negozio di scarpe in via Colombo: La Pantofoleria -Jolly Calzature. I commercianti della zona raccontano di averla vista sorridente come al solito e di non aver avuto alcuna avvisaglia di ciò che sarebbe successo dopo. Intorno alle 19 un uomo si è introdotto nel negozio e l’ha uccisa con 30 coltellate prima di darsi alla fuga. Dai negozi vicini hanno avvertito le urla, sono andati a controllare e l’hanno trovata riversa in una pozza del suo sangue.

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Immediata la richiesta di soccorsi, ma quando l’ambulanza è giunta sul luogo per la donna non c’era più nulla da fare. Gli agenti intervenuti hanno controllato che non fosse stato rubato nulla e quando si sono resi conto che l’aggressore non aveva portato via l’incasso o oggetti di valore alla donna, hanno escluso che si potesse trattare di una rapina andata male. D’altronde la dinamica dell’omicidio, l’efferatezza ed il numero dei colpi inferti alla donna fanno pensare ad un delitto passionale.

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E allora ecco che l’unico sospettato al momento è l’ex fidanzato della donna, del quale al momento non si trovano tracce. Se la colpevolezza dell’uomo dovesse essere confermata, ci troveremmo di fronte all’ennesimo femminicidio che poteva essere evitato. Tutti in zona sapevano che era diventato molesto e che la perseguitava, qualcuno temeva addirittura per la sua incolumità, ma l’esito di questa storia non è stato diverso da quello di tante altre che l’hanno preceduta.

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