Neonato picchiato a morte dai genitori adottivi: si difendono così

Un neonato di appena un anno è stato picchiato a morte dai suoi genitori adottivi. La loro difesa lascia molto a desiderare.

Un neonato adottato da pochi mesi è stato ucciso dai suoi genitori. La coppia avrebbe dovuto prendersi cura di lui, invece il piccolo Leiland Corkill, di appena un anno, è stato ucciso brutalmente.

Leiland Corkill è stato ucciso di botte dalla madre e dal padre; il piccolo era stato affidato ad una struttura subito dopo la nascita e, in seguito, era stato preso in affidamento da una coppia che viveva a Barrow-in-Furness, nel Regno Unito, che voleva adottarlo. Un mese fa la coppia di genitori aveva chiamato i soccorsi dicendo che il bambino aveva subito un infortunio e si era ferito. Il piccolo era stato portato all’ospedale pediatrico Alder Hey di Liverpool a causa di un trauma cranico, ma è morto il giorno successivo.

LEGGI ANCHE -> Neonato muore durante il battesimo, sacerdote indagato per omicidio colposo

LEGGI ANCHE -> Bambino di 5 anni torturato a morte dalla nonna e dagli zii

Neonato maltrattato, i genitori adottivi lo picchiano a morte

Secondo i medici dell’ospedale pediatrico le lesioni riportate dal piccolo Leiland potrebbero essere legate a delle violenze subite, così sono scattate le manette per la donna 34enne e il marito di 37 anni con le accuse di omicidio e maltrattamenti. I due sono stati rilasciati su cauzione e sono in corso le indagini per capire cosa sia successo esattamente al bambino.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI!

La madre biologica del piccolo Leiland è distrutta: la donna ha dovuto dare in affidamento il figlio dopo le accuse su un altro caso di abusi e violenze. La dona aveva una bambina che è stata uccisa e violentata dal suo compagno e sembra che lei fosse a conoscenza di quanto accadeva in casa, così quando è nato il suo secondo figlio è stato immediatamente dato in affido ai servizi sociali. Il bambino sarebbe dovuto crescere con una famiglia amorevole, ma purtroppo la vicenda si è conclusa in tragedia.

Impostazioni privacy