Sottosegretari, la sfida dei partiti per le poltrone: tutti i nomi in campo

Decisi i ministri, adesso Draghi deve scegliere i sottosegretari: ecco come potrebbe essere fatta la divisione tra i partiti.

Entro la fine di questa settimana, una volta incassata la fiducia alla Camera e al Senato, Mario Draghi intende chiudere la pratica formazione del governo per cominciare a lavorare a tempo pieno sulle riforme necessarie al periodo e in special mondo alla strutturazione della proposta da fare all’Ue con il Recovery Plan. Attorno al progetto per ottenere il finanziamento europeo, infatti, si è creata la crisi e si sono incentrate le attenzioni di tutti.

Proprio la necessità di ottenere i finanziamenti europei è quella più pressante di questo periodo per poter far ripartire il Paese dopo un anno di crisi economica profonda ed al momento senza via d’uscita. Per mettersi al lavoro, il governo ha la necessità di completare la propria composizione con la scelta delle figure da associare al sottosegretariato. Sono in totale 40 i politici che compongono i sottosegretariati e con una maggioranza politica così eterogenea è complesso individuare quali saranno i nomi scelti.

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Sottosegretari, la sfida dei partiti per le poltrone: chi le occuperà

Sebbene non si possa avere un’idea precisa su quali siano i nomi per tutte e 40 le poltrone, in queste ore è stata fatta un’ipotesi di suddivisione numerica in base ai partiti. Al Movimento 5 Stelle potrebbero andare 13 posti, mentre per Forza Italia, PD e Lega ci sarebbero 7 posti ciascuno, 2 andrebbero ad Italia Viva e 1 a Leu. In questo modo ci sarebbero 3 posti vacanti che potrebbero andare a partiti minori. Questo ovviamente sempre che non si decida di inserire dei tecnici anche tra i sottosegretari.

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In base alle indiscrezioni finora giunte, al Ministero degli Interni il Movimento 5 Stelle ambisce a piazzare Crimi e Sibilia. Per quanto riguarda lo sviluppo economico pare fatta per Buffagni, mentre all’Economia il posto dovrebbe essere di Laura Castelli. Per quanto riguarda la Salute il ballottaggio è tra l’uscente Sileri e la Castellone. Possibile avvicendamento anche alla Difesa, dove Tofalo potrebbe lasciare posto a Frusone. Alla giustizia il nome caldo è quello di Francesca Businarolo.

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