Scuola, i timori del neo ministro Bianchi: “Non sono abituato, ho 69 anni”

Scuola, il neo ministro dell’Istruzione: “Bisogna dare certezze agli studenti, ai docenti. La mole un po’ mi spaventa”

prof indagato
Scuole chiuse – foto dal web

Lasciano un po’ di perplessità le prime dichiarazioni del neo Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a Repubblica. L’erede di Lucia Azzolina si è detto un po’ spaventato per la mole di lavoro che c’è da fare e lui ha 69 anni. Un discorso buttato lì un po’ anomalo per un neo ministro al quale viene affidato il gravoso compito di gestire il sistema scolastico in piena pandemia. “Il lavoro è tanto e bisogna farlo in fretta. Bisogna dare certezze agli studenti, ai docenti. La mole un po’ mi spaventa. Non sono abituato, arrivato a quasi 69 anni, a vivere lontano da casa tutta la settimana. Sarà un’esperienza stancante. Una cosa è certa, però: comunicheremo le cose quando avremo raggiunto un risultato e il risultato lo raggiungeremo studiando”. Il Ministro però annuncia che a breve ci saranno già delle decisioni che riguardano la maturità: “In settimana decidiamo, ho ben presente il bisogno di informazione sulla Maturità”.

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Scuola, il Ministro punta alla didattica in presenza e alla sicurezza

Bianchi parte analizzando con i colleghi di Repubblica la situazione di partenza del suo lavoro: “Partiamo dicendo che docenti e studenti nel 2020 hanno lavorato tanto, questo va riconosciuto. E diciamo, poi, che i ritardi e le mancanze sono diversi, a seconda delle aree, delle scuole. Ecco, dovremo intervenire su quella fascia che ha sofferto la didattica a distanza, in particolare gli adolescenti del Sud e delle aree interne. La pandemia ha messo a nudo i divari e le disuguaglianze esistenti nel nostro Paese. Chi era già in condizione di svantaggio per situazione personale o sociale, si è impoverito ancora di più”. Poi una chiara posizione sulla presenza della didattica: “Riporteremo gli studenti in classe, come abbiamo riaperto le scuole in Emilia dopo il terremoto del 2012. Gli istituti a pezzi erano centinaia, allora”.

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Poi un riferimento di carattere programmatico, legato agli investimenti strutturali: “La sicurezza delle scuole, sia pandemica che strutturale, sarà un punto forte del mio mandato. Riporteremo i ragazzi in classe con la giusta cautela e gli investimenti del Recovery Fund”, conclude il Ministro.

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scuola – foto viagginews

 

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