Dopo il 15 liberi tutti? Cosa succede alla scadenza del DPCM

Il 15 febbraio scadrà l’ultimo DPCM del governo Conte. E’ caos su cosa potrebbe succedere dopo, soprattutto per quanto riguarda lo spostamento tra regioni.

Non c’è nulla di certo nella politica italiana attualmente. La situazione si complica se si pensa che, il 15 febbraio scadrà il DPCM emanato dall’uscente governo di Giuseppe Conte che vietava lo spostamento da una regione all’altra, perché ancora troppo forte la diffusione del virus. E’ caos su cosa succederà dopo il 15, perché Conte e Speranza non sono più in carica, naturalmente, e il nuovo premier Mario Draghi non è detto riesca a formare il governo entro breve. Allora cosa ci aspetta nei prossimi giorni?

Cosa succederà dopo la scadenza del DPCM?

Vi sono quattro scenari possibili che ci aspettano. Un primo scenario vedrebbe un pericoloso “liberi tutti“: una possibilità, infatti, è quella che non si prenda alcun provvedimento e lasci semplicemente scadere il DPCM, dando poi il via libera allo spostamento tra regioni dopo il 15. Il secondo scenario vede Mario Draghi formare un governo entro lunedì 15 e mettere dunque mano lui stesso al DPCM, eventualmente prolungandolo.

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Il terzo scenario prevede che Roberto Speranza rimanga al governo come Ministro della Salute e che decida quindi di proprogare il divieto di spostamento tra regioni fino al 5 marzo, come avrebbe fatto se non fosse caduto il governo Conte. Ma se alla Salute verrà eletto qualcun’altro, è tutto da rivedere e, ancora una volta, non c’è niente di certo.

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L’ultimo scenario è, forse, il più probabile: data la situazione molto delicata, sia dal punto di vista politico che pandemico, il Quirinale potrebbe decidere in via eccezionale di lasciare che sia il governo uscente, quindi Conte e Speranza, a decidere delle norme previste dal DPCM ed eventualmente prorogarle. Questo perché il pericolo del “liberi tutti” è che ci sia una nuova diffusione del virus incontrollata.

dpcm

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