Spostamenti tra regioni, cosa succede dal 15 febbraio

Manca una settimana alla fine del divieto sugli spostamenti tra regioni. Ecco cosa potrebbe succedere tra dubbi e incertezze. 

Durante il governo Conte si sono susseguiti vari Dpcm che hanno deciso chiusure, divieti e riaperture. Ora che l’avvocato degli italiani non c’è più rimangono solo molti interrogativi. Conte potrà anche non esserci, ma ci sono scadenze imminenti che vanno rispettate.

Il tempo stringe e la necessità di varare un decreto legge entro sei giorni sembra più che mai necessario. Una corsa contro il tempo che Mario Draghi deve riuscire a vincere. Se il nuovo esecutivo non sarà attivo, il rischio di un “liberi tutti” è quasi assicurato.

Spostamenti tra regioni, si avvicina l’ultimo giorno di divieti

Tra dubbi e questioni da risolvere, il ministro della Salute che sarà in carica al termine del divieto di spostamento dovrà decidere se prorogarlo oppure se dare il via alla circolazione. Dubbi e incertezze si susseguono, ma a rendere più difficile la decisione c’è anche la nuova situazione epidemiologica.

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Al momento, il governo Conte è in carica solo per gli “affari correnti” e il premier uscente non crede che la decisione in merito agli spostamenti possa essere presa da un esecutivo in scadenza. Fatte queste premesse e tenendo conto che è molto difficile che il presidente Draghi vada in Parlamento prima del 16 febbraio, ci sono due possibilità. La prima è varare un nuovo provvedimento prima del voto parlamentare, mentre la seconda è far decadere il precedente.

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La possibilità di un via libera generale non è molto congeniale a Roberto Speranza, il ministro della Salute ancora in carca. “Non possiamo scherzare con il fuoco” avverte. Il 15 febbraio preoccupa anche perché è il giorno in cui è prevista la riapertura degli impianti da sci. Il Comitato tecnico scientifico ha validato le linee guida, ma si deve ancora capire dove e come saranno effettuate le riaperture.

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Nel frattempo altre scadenze incombono. Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia si confronterà con i governatori per pianificare gli sviluppi nella campagna vaccinale. Le varianti del Covid hanno messo in ginocchio alcune Regioni dove alcuni paesi sono stati messi in zona rossa. Al nuovo governo toccherà esaminare e decidere le misure per il nuovo Dpcm valido fino al 5 marzo. Si preannuncia una decisione tutt’altro che semplice dato che le associazioni di categoria spingono per progressive riaperture.

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