Rovigo, focolaio in ospedale: 20 pazienti positivi, s’indaga sul personale no vax

Dopo lo scoppio di un focolaio nel reparto geriatria dell’ospedale di Rovigo s’indaga sui due infermieri no vax.

In queste ore è stata appurata la positività al Sars-Cov-2 di 20 pazienti su 30 del reparto di geriatria dell’ospedale civile ‘Santa Maria della Misericordia’ di Rovigo. Sia l’azienda ospedaliera che l’Ulss 5 di Rovigo stanno investigando sull’esplosione del focolaio, cercando di comprendere come sia stato possibile il contagio nella struttura. In queste ore è stato scoperto inoltre che due infermieri del reparto, entrambi rifiutatisi di sottoporsi alla vaccinazione anti covid, sono risultati positivi al virus.

Sui due dipendenti è stato aperto un procedimento disciplinare volto ad appurare il loro coinvolgimento nella diffusione del contagio all’interno del reparto geriatrico. Sapendo che la notizia avrebbe generato una bufera mediatica nei confronti dei due infermieri, il direttore della Ulss 5 di Rovigo, Antonio Campostella, ci ha tenuto a precisare che attualmente la correlazione tra la positività dei due dipendenti dell’ospedale e dei pazienti non è stata dimostrata. Campostella ha successivamente aggiunto: “sarà valutato se ci sono elementi per una segnalazione dei due dipendenti, o comunque per un provvedimento”.

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Focolaio nell’ospedale di Rovigo, Burioni: “Inaccettabile vergogna”

 

Non utilizza mezzi termini nel commentare l’accaduto il virologo Roberto Burioni, il quale auspica che dopo quanto accaduto a Rovigo il governo prenda una decisione definitiva sulla vaccinazione del personale sanitario: “Spero che una priorità per il nuovo Governo sia mettere fine a questa inaccettabile vergogna dei sanitari che rifiutano il vaccino mettendo a rischio i loro pazienti”.

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Entrando nello specifico della vicenda, Burioni scrive su Twitter: “Venti anziani infettati a Rovigo: si indaga su due operatori che hanno rifiutato il vaccino. Focolaio al reparto di geriatria, i degenti sono tutti asintomatici. Il direttore generale: ‘La vaccinazione è libera, valuteremo se vi sono elementi per una segnalazione’. Non va bene”.

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