Piano vaccini Italia, cosa ostacola la produzione sul nostro territorio

Le difficoltà sulla eventualità nel concedere degli stabilimenti a Pfizer e Moderna nel nostro Paese per velocizzare il Piano vaccini Italia.

Piano vaccini Italia
Situazione Piano vaccini Italia FOTO Getty Images

Il Piano vaccini Italia fatica a decollare. E la causa principale di ciò risiede nel taglio delle forniture annunciato all’improvviso dai principali soggetti coinvolti ed ai quali il nostro Paese e non solo si è rivolto. Da Pfizer, Moderna ed AstraZeneca erano arrivate delle controverse comunicazioni al nostro governo ed a quello di altri Stati membri dell’Unione Europea in merito alla diminuzione in misura rilevante di dosi per i prossimi mesi.

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Adesso, per fare fronte a questi problemi che vedono l’Italia e gli altri Paesi parte lesa, si sta pensando di predisporre alcuni stabilimenti proprio su territorio italiano, da concedere alle stesse Pfizer e Moderna. In ciò, le due aziende statunitensi si lasciano preferire ad AstraZeneca, il cui ritrovato risulta essere con una efficacia inferiore. Purtroppo però questa soluzione richiederebbe diversi ostacoli sia tecnici che burocratici ai quali far fronte già nell’immediato. C’è bisogno di ottenere le necessarie autorizzazioni, nonostante siano già stati individuati due stabilimenti da adattare alla produzione delle unità per il Piano vaccini Italia. E ci sarebbe anche la necessità di dovere reperire i macchinari industriali richiesti e di installarli. Tutti procedimenti che hanno bisogno di tempo.

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Piano Vaccini Italia, tra primavera ed estate arriveranno altri due ritrovati

Invece AstraZeneca già può contare su una fabbrica in Italia dalla quale escono i primi pezzi destinati ad esponenti delle forze dell’ordine e corpo docenti. Nei prossimi mesi arriveranno anche altri ritrovati, come il russo Sputnik e l’italiano Reithera. Il primo richiederà però 2 mesi per ottenere i necessari permessi ed il secondo addirittura 5. I risultati mostrati nei test clinici però sono molto promettenti.

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E questo lascia pensare che, nel corso del 2021, verranno compiuti dei passi in avanti nel processo di contrasto alla pandemia in corso. Intanto si può cercare di ovviare alle problematiche di complicata reperibilità dei vaccini estrapolando una undicesima fiala dalle dieci dosi certificate da Moderna. Cosa capitata anche con Pfizer. Questo processo di ‘riciclo’ però sembrerebbe creare dei problemi legali con le case farmaceutiche coinvolte. L’Italia ad ogni modo sta facendo il massimo per garantire la sicurezza dei cittadini.

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