Ex calciatore della Lazio arrestato, sequestrata cocaina per 5 milioni di euro

I Carabinieri di Ostia hanno sequestrato una partita di cocaina dal valore di 5 milioni di euro, arrestato un calciatore.

Durante una perquisizione effettuata nell’abitazione di Alessandro Corvesi, calciatore dilettante con un passato nella Primavera della Lazio, i Carabinieri di Ostia hanno trovato 25 panetti di cocaina dal peso di 26,8 Kg ed un totale in contanti di 210.000 euro. Stando a quanto riferito dai militari alla stampa locale, la cocaina non era ancora stata tagliata e solo dopo l’operazione di taglio sarebbe andata a rifornire i mercati di spaccio di Roma e del litorale romano.

Una volta tagliata e frazionata la cocaina avrebbe fruttato ai venditori un guadagno che si aggira intorno ai 5 milioni di euro. Insomma con questa operazione i Carabinieri hanno dato un colpo sostanzioso alle casse degli spacciatori della Capitale. Resta da capire chi altri era coinvolto in questo traffico di stupefacenti e quale ruolo aveva Corvesi nella distribuzione della droga. Dettagli che verranno approfonditi dagli investigatori attraverso le indagini e gli interrogatori.

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Arrestato il calciatore Alessandro Corvesi, la dinamica delle indagini

Il giovane residente ad Acilia ha un passato come promessa del calcio romano, essendo stato uno dei calciatori delle giovanili della Lazio. Il percorso professionistico, però, non è mai cominciato per Alessandro, il quale ha militato nella Lupa Roma e nella Eur 1960, formazioni che militano nelle serie dilettantistiche. Da qualche tempo a questa parte il calciatore era disoccupato ed i carabinieri avevano notato che aveva un comportamento sospetto.

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Trattandosi di un profilo già noto alle forze dell’ordine, gli investigatori hanno deciso di richiedere un mandato di perquisizione per il suo appartamento. Una volta ottenuto sono giunti in casa del giovane ed hanno trovato lo stupefacente. Adesso l’uomo si trova alla casa circondariale di Rebibbia e rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà confermare il carcere o stabilire gli arresti domiciliari sino al processo.

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