Clochard morto, il mistero: aveva conti in banca, casa e veicoli intestati

Si indaga sulla vita di un clochard morto per il freddo a Milano. C’è una scoperta che desta stupore e che riguarda parecchi beni a lui intestati.

clochard morto mistero
A Milano clochard morto mistero FOTO Getty Images

Alcuni agenti della Polizia Ferroviaria di Milano hanno trovato un clochard morto, ucciso dal freddo estremo. L’uomo era solito trovare riparo in un rifugio improvvisato. Si tratta di un capanno costruito probabilmente da lui stesso in passato, alla bell’e meglio, con dei cartoni e dei teloni.

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Qualcosa di assolutamente insufficiente a garantire un pò di calore ristoratore. Il ritrovamento del cadavere del clochard morto ha avuto luogo presso la stazione di Porta Garibaldi a Milano, nella ex rampa di carico per i veicoli. La PolFer ha anche identificato la vittima. Si chiamava Umberto Quintino Diaco ed aveva 75 anni. Il rinvenimento del suo corpo risale al pomeriggio di giovedì scorso, 28 gennaio 2021. Ma la scoperta che desta scalpore è un’altra: l’uomo infatti risultava avere dei conti in banca con su depositati oltre centomila euro in modalità diverse.

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Tra beni messi da parte titoli azionari ed anche una pensione mensile percepita in Germania, quest’uomo tutto era tranne che nullatenente. Inoltre risultava essere intestatario di una abitazione in Calabria e di due furgoni con assicurazione regolarmente pagata. E le forze dell’ordine gli hanno trovato addosso 1235 euro. Diaco risultava però un vero e proprio desapareçido.

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L’uomo era originario della provincia di Cosenza, da dove però si è allontanato senza mai più fare ritorno sin da quando aveva 17 anni. La sorella, intervistata in merito a questa vicenda, sostiene che lui non ha mai voluto farsi trovare. Il tutto nonostante gli sforzi compiuti dai suoi cari nel corso di tutto questo tempo allo scopo di ritrovarlo.

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