Bambino ucciso, mamma torna a casa e trova il piccolo massacrato

Una donna compie una terribile scoperta, con il suo bambino ucciso in maniera brutale. C’è già un arresto per questo tremendo fatto di cronaca.

bambino ucciso patrigno Castel Volturno
Un bambino ucciso di botte dal patrigno a Castel Volturno Foto dal web

Un terribile dramma in famiglia con un bambino ucciso di botte si è consumato in Campania. A Castel Volturno, in provincia di Caserta, un uomo ha massacrato a furia di percosse il figlioletto della propria compagna. La piccola vittima aveva solamente 2 anni e ha pagato con la vita la violenta furia cieca di questo individuo.

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La madre del piccino lo ha trasportato d’urgenza alla clinica Pineta Grande, sempre nella località casertana. Ma purtroppo il suo figlioletto era moribondo. Ed è poi deceduto poco dopo il ricovero, a causa delle gravi lesioni riscontrate. Il convivente della mamma, una cittadina di nazionalità liberiana, è originario della Nigeria. A Castel Volturno è molto folta la comunità africana, con immigrati provenienti da diversi stati. L’uomo, responsabile della morte del bambino ucciso, è finito in manette. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto per la sua custodia cautelare in carcere.

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Bambino ucciso, arrestato il patrigno: terribile scoperta della madre

Le forze dell’ordine hanno ricostruito la dinamica dei fatti. L’aggressione al bimbo sarebbe avvenuto mentre la donna non era in casa. La madre è una ragazza di 29 anni, presente in Italia da lungo e che lavora regolarmente come operatrice socio sanitaria. Molto bene inserita nel nostro Paese, aveva anche frequentato l’università a Napoli.

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Più giovane l’assassino del suo bambino, di professione giardiniere. Quest’ultimo avrebbe picchiato selvaggiamente il bimbo. La donna ha trovato il piccino pieno di lividi e di ematomi e del tutto sanguinante. L’assassino è accusato di omicidio aggravato e di maltrattamenti. La Procura ha disposto la detenzione in isolamento per lui ed anche lo svolgimento di un esame autoptico sul corpicino della piccola vittima.

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