L’Italia vieta export di bombe, le Ong: “Evento storico”

Paesi arabi, l’Italia blocca l’export di bombe. Le Ong esultano all’iniziativa del governo italiano: decisione storica

Il Ministro degli esteri Di Maio – foto viagginews

La decisione divenuta ufficiale pochi giorni fa del governo italiano di vietare la vendita di armi e bombe ai paesi arabi, ha scatenato reazioni importanti a livello internazionale. L’Italia, intanto, applica una legge interna per la prima volta, nonostante fosse stata promulgata nel 1990. Ci sono voluti oltre 30 anni per applicare un dettato normativo interno e questo amplifica molto la decisione intrapresa. Oltretutto, da più fonti internazionali si evince che quelle bombe andavano indirettamente ad alimentare la guerra in Yemen, una delle catastrofi umanitarie del nuovo millennio. Ben 12.700 bombe da aereo bloccate e dirette in Arabia Saudita. Un’operazione iniziata, in realtà, già nel 2018. Il Presidente del Consiglio italiano era sempre Giuseppe Conte ma la maggioranza politica aveva connotati diversi rispetto a quella attuale.

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Stop alle bombe italiane nello Yemen, la reazione delle Ong

Intanto, l’industria di armi belliche che vede assottigliarsi il lavoro, la Rwm Italia Spa, ha deciso di presentare ricorso contro la decisione del governo italiano. La fabbrica ha sede legale a Gedi, nel bresciano e stabilimento a Domusnovas, nella Sardegna meridionale. Intanto esultano le Ong: “Una decisione che pone fine una volta per tutte – dichiarano – alla possibilità che migliaia di ordigni fabbricati in Italia possano colpire strutture civili, causare vittime tra la popolazione o possano contribuire a peggiorare la già grave situazione umanitaria nel Paese”; commentano insieme varie sigle tra cui Amnesty International Italia, Comitato riconversione Rwm , Fondazione Finanza Etica, Medici Senza Frontiere, Movimento dei Focolari, Oxfam Italia, Rete Italiana Pace e Disarmo, Save the Children, Ecchr e Mwatana. Anche Sardegna Pulita e Donne Ambiente Sardegna si sono unite al coro unanime di plauso alla scelta italiana che viene definita storica.

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“E’ un atto – affermano le Ong sostengono le ong, che permette all’Italia di essere più autorevole sul piano diplomatico nella richiesta di una soluzione politica al conflitto”.

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Parlamento – foto dal web
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