Il Ministero della Salute comunicherà a breve la nuova cartina della classificazione di rischio dell’Italia: meno zona arancione, sparisce il rosso.

La zona arancione e quella rossa potrebbero diventare presto gialle per molte regioni. Si aspetta la relazione ufficiale di Roberto Speranza, ministro della Salute, in seguito alla quale ci sarà un aggiornamento in merito a quella che sarà la nuova mappa delle fasce di rischio in Italia. E che entrerà in vigore a partire da domenica 31 gennaio 2021.
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Tra le aree che non lasceranno di sicuro la zona arancione a partire da tale data c’è la Lombardia, che viene da una situazione particolare con l’inserimento in rosso per errore, durato una settimana. E con l’ISS che ha fatto sapere di avere diffuso ben 54 segnalazioni al governatore locale, Attilio Fontana, riguardo ad errori, incompletezze e/o incongruenze. L’Ente in pratica fa sapere che questo sbaglio sarebbe da attribuire esclusivamente a chi governa la Lombardia. Per questa situazione una decisione verrà presa il 7 febbraio, al termine delle consuete due settimane di monitoraggio previste dalla prassi. Chi dovrebbero lasciare la zona arancione per quella gialla senza particolari problemi:
- Abruzzo
- Friuli-Venezia Giulia
- Liguria
- Marche
- Piemonte
- Umbria
- Valle d’Aosta.
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Zona arancione, diverse regioni passeranno a quella gialla
Sono da valutare le posizioni di Lazio e Puglia, in giallo ma che potrebbero invece fare il percorso inverso e finire in arancione. si deciderà sulla base di tre criteri: tasso di incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti; tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva ed in ospedale ed indice di contagio Rt più recente. Che da 1 a 1,24 porta automaticamente in zona arancione, al di sotto di 1 in zona gialla e da 1,25 in poi in zona rossa. Dovrebbero lasciare quest’ultima anche la Sicilia e la Provincia Autonoma di Bolzano.
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In giallo possono riaprire bar e ristoranti, con le dovute norme da dovere comunque rispettare. Ciò significa restare aperti fino alle ore 18:00 e potere consumare al tavolo od al bancone. Ci si può spostare poi su tutto il territorio regionale senza necessità di presentare l’autocertificazione e si può andare a mostre e nei musei.