Party vietato, scoppia grosso focolaio in paese: “Eravamo Covid free”

Il sindaco di Castelverde descrive con amarezza la situazione di difficoltà che si è venuta a creare dopo un party vietato con annesso cluster.

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Un party vietato scatena un focolaio a Castelverde Foto dal web

Un mese fa ebbe luogo un party vietato per festeggiare l’arrivo del 2021. Ed i partecipanti, non curanti in alcun modo del fatto che ci fossero delle norme da rispettare, a qualche settimana di distanza hanno provocato il sorgere di un focolaio in paese a Castelverde, in provincia di Cremona. Tutto ciò è da imputare direttamente alle loro scellerate azioni.

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Adesso nella località lombarda si contano 43 positivi ed anche un decesso. Il party vietato si era svolto il giorno 29 dicembre ed era stato un vero e proprio veglione di Capodanno anticipato, dal momento che il 31 dicembre ed il 1° gennaio le normative in atto sarebbero risultate più severe. L’aumento esponenziale dei soggetti contagiati si è verificato nel corso degli ultimi giorni. A metà gennaio risultavano esserci 29 infetti in conseguenza della festa tenutasi in maniera illegale. E come se non bastasse, di tutti questi individui sottoposti a quarantena si ha anche notizia di qualcuno che invece prende ed esce di casa. Con il rischio concreto di infettare chiunque altro incontri e di dare ulteriore seguito al focolaio accertato.

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Party vietato, il sindaco di Castelverde è molto deluso

Il veglione segreto era avvenuto all’interno di una abitazione privata, coinvolgendo partecipanti tutti di giovane età, tra i 19 ed i 33 anni. Da lì il contagio è finito con l’estendersi poi anche a diversi parenti di questi scriteriati. Il sindaco di Castelverde, Graziella Locci, ad ore12 fa sapere come la località del Cremonese fosse quasi Covid free.

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Poi questo insieme di comportamenti irresponsabili ha contribuito a gettare in grosse difficoltà il piccolo Comune lombardo. La stessa prima cittadina parla di un affronto molto grave nei confronti della quasi totalità della cittadinanza locale, che ha sempre sbagliato le regole. Per colpa di qualche decina di irresponsabili devono pagarne ora le conseguenze in alcune centinaia che invece hanno sempre fatto il loro dovere.

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