Michael Schumacher in coma indotto, le ultime rivelazioni della famiglia

Michael Schumacher si trova in uno stato di coma indotto? Le ultime rivelazioni della famiglia sulle condizioni di salute del campione.

Sin da quando Michael Schumacher ha avuto il tragico incidente sciistico, la famiglia ha fatto quadrato attorno al campione ed impedito che uscissero notizie sul suo reale stato di salute. L’unica cosa che sappiamo per certa è che dopo l’incidente è stato posto in uno stato di coma indotto e che quando il quadro è migliorato è stato portato a casa dove viene costantemente seguito da un’equipe di medici.

Attualmente, dunque, non si sa per certo se il campione tedesco sia cosciente e se sia in grado di interloquire o comunicare con chi va a trovarlo. L’unico esterno alla famiglia che lo va a trovare con costanza è Jean Todt. L’ex manager Ferrari, però, ha promesso alla famiglia di mantenere il riserbo sulle reali condizioni dell’ex pilota. Sappiamo dunque che guardano i Gran Premi insieme, ma non quale sia il grado di interazione tra i due.

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Michael Schumacher, nuove rivelazioni nel documentario?

Nelle scorse ore abbiamo appreso che il regista Michael Wech ha concluso le riprese del documentario su Schumi. In questo potremo vedere il sette volte campione del mondo in varie sfaccettature, sia dal punto di vista pubblico sia da quello privato. Di Schumacher verrà raccontato l’atleta, il campione, ma anche l’uomo ed il padre. All’interno del documentario sono contenute infatti le interviste fatte alla moglie Corinna, al figlio Mick e alla figlia Gina-Marie, ma anche alcune riprese private inedite.

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Attualmente non è possibile sapere se le scene di vita privata siano riguardanti esclusivamente il passato o se ci saranno anche delle immagini attuali che permettano di capire quale sia lo stato di salute di Michael. Il produttore del documentario, Benjamin Siekel, ha dichiarato al proposito: “Siamo davvero eccitati dalla possibilità di aver avuto la fiducia e la collaborazione della famiglia e del management di Schumacher. Senza di loro il film non sarebbe stato realizzato”.

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