Piazza San Carlo, Juve-Real: la sindaca Appendino condannata

I fatti di Piazza San Carlo, con il caos durante la finale di Champions tra Juve e Real: la sindaca Appendino condannata.

(MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)
La sindaca di Torino, Chiara Appendino, è stata condannata  a un anno e sei mesi nel processo con rito abbreviato per i fatti gravissimi avvenuti a piazza San Carlo, nel capoluogo piemontese, durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Il match come noto finì con una sconfitta sonora dei bianconeri.

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Era il 3 giugno 2017: contestualmente, nella piazza del capoluogo piemontese, avvenne di tutto. Per quella notte di follia, finirono sotto processo quattro marocchini accusati di omicidio preterintenzionale. Sono loro, per l’accusa, ad aver spruzzato spray al peperoncino per compiere delle rapine. Uno di loro, di recente, si è detto pentito per l’accaduto.

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Le accuse alla sindaca Appendino per i fatti di Piazza San Carlo

(MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Quella sera, come noto, la Appendino si trovava proprio a Cardiff per seguire la finale in tribuna d’onore, mentre a Torino si scatenava il caos. Una settimana dopo quegli eventi, la sindaca chiese scusa pubblicamente. Lo fece con una lettera aperta alla cittadinanza, ma questo non le ha evitato quanto accaduto successivamente. Infatti, venne indagata per omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo.

I reati le vennero contestati a novembre 2017 e Chiara Appendino fece poi ricorso al rito abbreviato: oggi è arrivata per lei la condanna. La sindaca di Torino, nel settembre 2020, è stata condannata in un altro procedimento per falsi in atto pubblico a sei mesi di reclusione. Pur non dimettendosi da sindaco, ha annunciato di essersi autosospesa dal Movimento 5 Stelle e ha dichiarato che non si ricandiderà per un secondo mandato.

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