Luigi Tenco si suicidava a Sanremo il 27 gennaio 1967: cosa accadde davvero

Il 27 gennaio 1967 l’Italia intera rimane sotto shock scoprendo che Luigi Tenco si è tolto la vita a Sanremo: cosa accadde.

Luigi Tenco era uno dei cantautori italiani più apprezzati della sua generazione. Facente parte della scuola genovese che puntava a cambiare la musica leggera italiani – tra gli esponenti c’erano De Andre, Gino Paoli e Bruno Lauzi – l’artista partecipò al Festival di Sanremo del 1967 insieme alla cantante francese e compagna Dalida. I due presentarono la canzone ‘Ciao amore Ciao’, un brano d’amore che né il pubblico né la giuria riuscirono ad apprezzare.

Tenco e Dalida erano 12esimi ed era ormai chiaro che non avrebbero fatto parte dei finalisti quando si esibirono per l’ultima volta sul palco dell’Ariston. Il cantautore ligure quella sera si presentò decisamente fuori forma e quando Mike Bongiorno li presentò, lui gli disse “Questa è l’ultima volta”. Quella sera Tenco stonò, sbagliò tutti i tempi e fece infuriare Dalida, la quale dietro le quinte lo accusò di averle rovinato la canzone.

Luigi Tenco si suicida: l’eco mediatica di quel gesto

Dopo l’esibizione Luigi Tenco si reca al bar, comincia a bere whisky e cognac e stando a quanto rivelato da Gino Paoli e Ornella Vanoni, quella sera prese anche diverse pasticche di barbiturici. Lasciò il bar quando, steso su un tavolo da biliardo, seppe di essere stato eliminato dalla competizione. Si chiuse nella sua stanza – la 219 – e si sparò un colpo di pistola alla testa. Era il 27 gennaio del 1967 e ancora oggi sulla sua morte ci sono dubbi e teorie più o meno complottiste.

Secondo quanto emerso dalla cronaca, il suo corpo fu trovato da Dalida e accanto ad esso è stato trovato un bigliettino nel quale Luigi spiegava la ragione del suo gesto: “Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda ‘Io te e le rose’ in finale e una commissione che seleziona ‘La rivoluzione’. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao Luigi”.

Le ipotesi e l’archiviazione del caso

Tenco dunque si sarebbe ucciso per la delusione a Sanremo ed una generale sfiducia nei confronti del pubblico e della critica italiana. Tuttavia subito dopo la morte sono nate alcune teorie differenti, favorite da una comunicazione ed una gestione non chiarissima da parte della polizia di Sanremo. Tra quelle più diffuse c’era la pista dell’omicidio da parte di Dalida, ma quella che prese maggiormente corpo fu la cosiddetta pista argentina. Secondo questa Tenco avrebbe portato via dall’Argentina delle informazioni segrete e sarebbe stato ucciso per questo.

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Tale congettura si basava sul fatto che una settimana prima Tenco aveva dichiarato di essere stato seguito e speronato da due automobili. Evento che lo aveva convinto a comprare una pistola per autodifesa, una Walter Ppk. La procura archiviò il caso come suicidio, stabilendo che non vi fossero indizi validi per poter sostenere un’altra ipotesi. Nel 2005 la Procura di Sanremo riesumò il cadavere di Tenco per ulteriori esami tra cui un’autopsia che confermarono l’ipotesi del suicidio.

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Nel 2013 alcuni giornalisti misero in dubbio il suicidio sostenendo che il bossolo trovato nella camera di Tenco fosse appartenente ad un’altra arma da fuoco. La polizia tenne conto della prova ed aprì un supplemento d’indagine nel 2015, ma anche questo venne archiviato.

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