Lutto nel mondo del Cinema: morto lo storico produttore Alberto Grimaldi

Il mondo del Cinema piange la scomparsa di Alberto Grimaldi, storico produttore dei film scandalo e di Leone.

Si è spento a 95 anni Alberto Grimaldi, storico produttore di origine napoletana ma adottato dagli Usa. Vi si trasferì stabilmente nel ’77, dopo che alcuni dei film da lui prodotti finirono nel mirino della magistratura. A questo coraggioso produttore si devono alcune della più grandi opere autoriali italiane. Grazie a Grimaldi registi del calibro di Bertolucci, Pasolini, Antognoni, Fellini, Leone, Pontecorvo e Scorzese hanno potuto dare voce alla loro arte, spesso andando contro il senso comune e anticipando i tempi.

Grimaldi era un amante del cinema e un mecenate degli artisti. Il suo intento non era solo quello di generare incassi al botteghino, ma anche di finanziare quei registi in grado di lasciare un segno con visioni avveniristiche e fortemente autoriali. Il suo successo inizia quando scommette su Sergio Leone e produce ‘Per un pugno di dollari‘, il primo spaghetti-western destinato a cambiare per sempre l’immaginario collettivo su un genere che prima di allora era esclusivamente americano. Con quel film ha ottenuto il record di spettatori (con un miliardo e 890 milioni d’incasso è il terzo nella storia) e il denaro per finanziare sia il resto della trilogia che altre opere, decisamente più controverse.

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Alberto Grimaldi e le controversie legali per Bertolucci e Pasolini

Nel 1972 Grimaldi ottiene il più grande successo di pubblico della sua carriera e anche il più pesante attacco legale con la pubblicazione di ‘Ultimo tango a Parigi‘. Il film con Marlon Brando come protagonista totalizza 15 milioni 623.773 spettatori e diversi miliardi d’incasso (6 solo in Italia). Il capolavoro di Bertolucci, però, diventa presto un caso mediatico ed in un secondo momento un caso giudiziale. Il regista perdette addirittura i diritti civili prima di essere assolto anni dopo. Grimaldi produsse anche ‘Novecento‘, ed anche in questo caso il film finì nel mirino della critica e della magistratura, ma in questo caso le controversie si risolsero nel giro di pochi giorni.

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Il lavoro di Grimaldi come produttore finì sotto inchiesta anche per il finanziamento della trilogia della Vita (‘Decameron’, ‘Racconti di Canterbury’ e ‘Il Fiore delle Mille e una notte’) e ‘Salò’ di Pasolini. Quest’ultimo venne pubblicato postumo, dopo che il regista-poeta venne assassinato. Il coraggio di Grimaldi ha regalato, insomma, al cinema italiano alcune delle sue perle più splendenti e pagine di storia e cultura sociale che hanno caratterizzato un’intera epoca.

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