Coronavirus, nuove zone: come cambia la mappa dell’Italia

Sono state rese note le nuove zone gialle, arancioni, rosse e bianche per Coronavirus dopo il report Iss di venerdì 22 gennaio.

(FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

Ci sono delle novità per le Regioni che cambiano colore con l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza. Come noto, è molto più difficile vedere la propria posizione migliorare che avere un colore peggiore da una settimana con l’altra. Questo accade perché servono due settimane per cambiare colore della zona.

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Invece, il peggioramento è intrinsicamente legato al peggioramento di una serie di fattori, primo fra tutti l’indice Rt, che vengono determinati settimanalmente. Insomma, sebbene l’indice Rt sia sceso sotto quota 1 e si parli di un miglioramento generale della situazione, la maggior parte delle Regioni resterà arancione.

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Le nuove zone in Italia in base alle norme contro il Coronavirus

(FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

Secondo il report dell’Iss, “l’epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”. Insomma, anche con un miglioramento della situazione, la parola d’ordine è cautela. Va inoltre considerato che questi dati fanno riferimento al periodo 30 dicembre 2020 – 12 gennaio 2020, non valutando dunque anche il funzionamento delle norme di contenimento attuate a Natale e Capodanno.

Ricapitolando, in questo momento in Italia abbiamo 4 regioni a rischio alto, 11 con livello moderato e 6 nella fascia di rischio bassa. Da domani, 24 gennaio, torneranno arancioni Lombardia e Sardegna. Vengono confermate arancioni invece Calabria, Emilia Romagna e Veneto. Restano ancora arancioni, essendo passata una settimana, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Lazio e Valle D’Aosta. Due sole restano le zone rosse: Sicilia e provincia autonoma di Bolzano. Si colorano di giallo provincia di Trento, Campania, Basilicata, Toscana e Molise. La cosiddetta zona bianca di nuova istituzione resta ancora un traguardo irraggiungibile per tutti.

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