Salvatore Parolisi, perché la famiglia di Melania Rea è infuriata e indignata

Salvatore Parolisi non ha mai chiesto scusa alla famiglia di Melania Rea, la moglie che uccise il 18 aprile 2011, né ha mai mostrato alcun segno di pentimento.

Salvatore Parolisi ha scontato metà della sua pena (era stato condannato inizialmente a trent’anni, poi ridotti a venti) e sta già pensando al futuro fuori dal carcere. Potrà uscire per “buona condotta” e a quanto pare intende laurearsi in giurisprudenza e magari intraprendere la carriera di avvocato. In tutto ciò non ha mai chiesto scusa alla famiglia di Melania Rea, la moglie che uccise il 18 aprile 2011 con 35 coltellate, né ha mai mostrato alcun segno di pentimento, essendosi sempre dichiarato innocente.

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La nuova vita di Salvatore Parolisi

A quanto pare Salvatore Parolisi ha stretto un forte legame con una nuova compagna, una donna dell’est che lo andrebbe a trovare regolarmente in carcere, mentre la figlia avuta con Melania ha chiesto e ottenuto di cambiare il cognome: provava un senso di sofferenza e vergogna a essere chiamata come il padre assassino della mamma. La bambina, che aveva 18 mesi quando il cadavere di Melania ritrovato in un bosco, ora ha il cognome di quest’ultima.

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Il fratello di Melania, Michele Rea, insieme alla sua famiglia non ha mai smesso di lottare per la memoria della donna che aveva lasciato una bambina piccola affidata poi ai nonni materni. “Lui avrà una seconda possibilità per rifarsi una vita – ha dichiarato tempo fa riferendosi a Salvatore Parolisi -. Purtroppo Melania questa possibilità non ce l’avrà mai più e neppure sua figlia Vittoria, condannata per tutta la vita a vivere senza madre e senza padre”.

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