Sabrina Impacciatore, la violenza subita: “Ma non l’ho lasciato”

Sabrina Impacciatore sa bene cosa sia la violenza contro le donne, avendola provata sulla propria pelle. Ecco la sua testimonianza. 

“Guardate gli occhi del vostro fidanzato”. E’ questo il consiglio che Sabrina Impacciatore sente di dare a tutte le donne, dopo aver fatto esperienza di un compagno violento. Una ferita che non si è ancora rimarginata.

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Il dramma personale di Sabrina Impacciatore

“Molti anni fa ho avuto una relazione che in alcune manifestazioni si è rivelata piuttosto estrema” ha raccontato Sabrina Impacciatore in un’intervista a Vanity Fair. Lei, però, non sa trovato la forza di tagliare subito e definitivamente i ponti. “Sono scappata per qualche giorno. Ma la relazione è continuata. Adesso si è conclusa da tempo, ma mi ha insegnato molte cose”.

Perché si accetta la violenza? “Sembra una manifestazione di amore eccessivo, quindi una donna che voglia sentirsi amata in maniera estrema vede nella violenza una forma di sentimento unico – risponde Sabrina Impacciatore -. E spesso crede di non essere degna di altro, magari a causa di un complesso fisico: in qualche modo è giusto che lui mi picchi, pensa. Poi, solitamente l’uomo che ti picchia dopo si mette in ginocchio – a me è successo –, piange e chiede perdono. Fa tutto parte di un’idea ‘romantica’, in senso malsano: la lite, il conflitto, eventualmente una manifestazione fisica dove sei tu che ci rimetti, e però pensi sia quello l’amore”.

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E ancora: “Io penso che gli uomini che picchiano non siano uomini che non amano. Non sanno gestire la frustrazione del ‘no’, e probabilmente le prime manifestazioni di violenza le hanno durante l’infanzia; la famiglia dovrebbe accorgersene e intervenire, ci sono terapie, possono essere utili. Bisogna spezzare la patologia. Perché nel momento della violenza non si può più farlo, si è su due pianeti diversi: lui vive una possessione, lei il terrore puro”.

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Sabrina Impacciatore è convinta che la violenza dipenda sempre da un “no” ricevuto. “La molla può essere il non sentirsi compresi, il sentirsi deboli, gelosi. È la negazione di qualcosa che si aspettano e che non avviene. A quel punto, reagiscono con la forza, e si trasformano anche in modo fisico, cambiano gli occhi, l’odore”. “Se una ragazza è stata vittima anche di un solo fenomeno di violenza in cui non ha riconosciuto gli occhi del compagno, la invito a interrompere immediatamente la relazione”, conclude.

 

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