Covid, problemi polmonari dopo la guarigione: “Peggiori che nei fumatori”

La dottoressa Bankhead-Kendall ha condiviso le lastre polmonari dei pazienti covid, lanciando un allarme sugli effetti a lungo termine.

Trovandoci ancora in piena emergenza Covid-19, l’attenzione di media e medici è tutta rivolta sulla lotta agli effetti sul breve termine del virus pandemico. Sono ancora molti, troppi, i pazienti che giungono negli ospedali con insufficienze respiratorie e sono ancora troppi coloro che non sopravvivono all’attacco del Sars-Cov-2. Logico, dunque, concentrare la propria attenzione sulla prevenzione, sull’aumento del personale medico e della strumentazione utile a contrastare l’attacco del virus, sulla vaccinazione della popolazione.

Prima o poi, però, bisognerà fare i conti con quelli che sono gli effetti a lungo termine della malattia. In questo ultimo anno ci sono stati alcuni studi a riguardo ed è emerso che chi ha  vissuto una malattia intensa potrebbe risentire degli effetti anche nei mesi successivi alla guarigione. Nei casi gravi, inoltre, potrebbe anche succedere che gli effetti della malattia permangano.

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Covid, dottoressa lancia l’allarme: “Danni ai polmoni più gravi nei malati covid che nei fumatori”

 

Chiaramente si tratta di studi preliminari e non vi è assoluta certezza su quanto tempo possano perdurare i danni polmonari causati dal Covid-19. Tuttavia nelle scorse ore una dottoressa britannica ha condiviso un allarme che non fa dormire sonni tranquilli. Il medico, una radiologa inglese, ha spiegato che dall’osservazione delle lastre polmonari nei pazienti guariti dal Covid-19 ha notato la presenza di danni molto gravi che potrebbe causare in futuro problematiche serie.

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In pratica i polmoni delle persone che hanno avuto il Covid-19 risultano completamente bianchi, segno della presenza di danni e della difficoltà di incameramento dell’ossigeno da parte degli organi. Per fare capire quanto sia allarmante la condizione, la dottoressa Bankhead-Kendall ha pubblicato anche la lastra di un fumatore, mostrando come i polmoni di quest’ultimo presentassero ampi spazi scuri, segnale di un’abbondante presenza di ossigeno.

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Nel commentare le immagini a raggi x, la dottoressa spiega: “Non so chi ha il bisogno di sentirsi dire questo, ma i polmoni ‘Post Covid’ appaiono peggio di quelli di qualsiasi fumatore accanito che abbiamo mai visto. E questi collassano. E questo coagulano. Ed il respiro corto perdura ancora, ancora e ancora”. Il medico ha successivamente aggiunto: “Ci sono ancora persone che dicono ‘Sto ben non ho alcuni tipo di problema’, poi gli fa una radiografia polmonare e ti trovi davanti ad una pessima radiografia”.

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