Covid, l’allarme del Gimbe: “Casi in aumento, serve il lockdown”

La Fondazione Gimbe avverte dell’aumento settimanale di casi e ricoveri e sottolinea come l’unico mezzo di contrasto sia il lockdown.

Da una settimana a questa parte, dopo il report presentato dal Cts lo scorso 8 gennaio, abbiamo la certezza che la curva epidemiologica è tornata a salire. La prima ordinanza del ministro della Salute ha posizionato 5 regioni in zona arancione, ma la prossima potrebbe anche comportare l’inserimento di 3 regioni in zona rossa e ben 9 in zona arancione. Questo perché negli ultimi giorni il numero di casi e di ricoveri e salito, così come quello dei decessi.

La situazione sanitaria dell’Italia al momento non è tranquillizzante e lo dimostrano anche i dati raccolti dalla Fondazione Gimbe sugli ultimi sette giorni. A comunicarli è stato il presidente della fondazione Nino Cartabellotta: “I dati confermano la lenta risalita dei nuovi casi settimanali e, sul versante ospedaliero, il costante aumento di ricoveri e terapie intensive, dove l’occupazione da parte di pazienti Covid supera in dieci Regioni la soglia del 40% in area medica e quella del 30% delle terapie intensiva”.

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Covid, l’allarme Gimbe: “Il vaccino non è una soluzione immediata”

Più volte è stato sottolineato dal Ministero della Salute come le misure restrittive servono a maggior ragione in questo periodo in cui è iniziata la campagna vaccinale. Un nuovo picco di contagi potrebbe infatti inficiare l’ottimo lavoro finora svolto e ritardare l’avanzamento delle vaccinazioni. Anche dalla fondazione Gimbe sono concordi che attualmente il vaccino non può offrire garanzie per tutta la popolazione: “Non è una soluzione immediata”.

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D’altronde è logico pensarla così, visto che ci vorrà tempo prima di raggiungere numeri cospicui di vaccinati e che prima di ottenere gli effetti desiderati per ogni vaccinato c’è bisogno di attendere l’iniezione di richiamo a 20 giorni di distanza dalla prima. Appare chiaro, dunque, che attualmente l’unica soluzione per arginare la crescita dei contagi e le conseguenze che veicola rimane il lockdown.

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