Guai per la fiction “Il Paradiso delle Signore”, il set sarebbe abusivo

“Il Paradiso delle Signore” è finito nell’occhio del ciclone per alcuni problemi edilizi. Ecco cosa è accaduto.

Una sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio ha fatto tremare i produttori dell’amatissima serie. In base alle indiscrezioni la vicenda non sarebbe nuova, anzi, il problema sarebbe sorto già nel 2019.

A questo punto tutti si chiedono se le riprese della fiction possano andare avanti. Scopriamo ulteriori dettagli.

“Il Paradiso delle Signore” sotto attacco: ecco cosa è successo

Il set della seguitissima serie è allestito in una zona naturalistica nel Parco Veio. Il luogo non è nuovo ad essere sfruttato come set cinematografico. Negli anni, molti registi come Fellini, Germi e Monicelli hanno girato nel Parco alcuni dei loro film più importanti.

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Sfortunatamente per la serie, un sopraluogo dell’Ente Parco e del Campidoglio ha evidenziato come il set della fiction sia localizzato dentro un perimetro protetto. L’allestimento è quindi abusivo, data anche la mancanza di autorizzazioni. A scontrarsi duramente contro queste affermazioni è il produttore Giannandrea Pecorelli che ha detto chiaramente di non essere a conoscenza delle irregolarità. A detta sua, avrebbe ottenuto regolarmente tutti i permessi per costruire il set.

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Dalle indiscrezioni rilasciate da “Il Messaggero”, il primo ordine di demolizione sarebbe stato emanato già il 9 aprile 2019 dall’Ente regionale Parco Naturale di Veio. A questo è seguito poi un secondo, il 25 giugno dello stesso anno, firmato da Roma Capitale.

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Per la casa di produzione si tratterebbe di un errore di valutazione dato  che le opere in quelle aree sarebbero precarie e temporanee. Nelle ultime settimane il Tar si è schierato dalla parte dell’Ente e del Comune di Roma. Per i magistrati, la riserva naturale sarebbe stata alterata profondamente.

Nel frattempo, Videa ha preparato ricorso al Consiglio di Stato. “Non si tratta di manufatti stabili, ma smontabili. Il set esisteva già e Videa si limitata ad acquistarlo. Si trova oltretutto in una parte del Parco degradata, dove altri manufatti sono stati condonati. L’Ente dovrebbe provvedere ad un riperimetrizzazione del Parco. Faremo valere queste ragioni di fronte al Consiglio di Stato, che ha già sposato la nostra tesi nella fase cautelare”. Queste le parole del legale della società. La causa va avanti e così fanno anche le riprese della quinta stagione.

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