Massimo Lopez, come avvenne il primo incontro con Tullio Solenghi e Anna Marchesini

Massimo Lopez ricorda come fosse ieri il suo primo incontro con Tullio Solenghi e Anna Marchesini. Ecco le sue parole.

Si dice che certi incontri cambino la vita delle persone. Per Massimo Lopez è stato senz’altro così quando ha conosciuto Tullio Solenghi e Anna Marchesini, coi quali ha poi costruito non solo un solidissimo rapporto professionale – il mitico “Trio” – ma anche una profonda e sincera amicizia. Vediamo insieme com’è andata.

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L’incontro che cambiò la vita di Massimo Lopez

Massimo Lopez ricorda benissimo il suo primo incontro con Tullio Solenghi. “Il primo a livello professionale fu allo Stabile di Genova, ma tornando indietro nel tempo la prima volta che vidi Tullio fu a casa mia – ha spiegato in una recente intervista alla Nuova Sardegna – . Io non sapevo nemmeno che avrei fatto l’attore, lui stava mettendo su uno spettacolo con mio fratello Giorgio”.

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Con Anna Marchesini, invece, “ci siamo conosciuti in sala di doppiaggio: era un essere straordinario. Mi travolse. Scattò subito una forte empatia, avevo voglia di mostrarla al mondo. Ricordo che andai da Tullio: ‘Devi conoscere questa persona’. E lì venni a sapere che già la conosceva. Quando facevamo doppiaggio insieme – era il 1981 – rischiavamo di essere cacciati perché noi doppiavamo a modo nostro, spesso stravolgendo anche i contenuti, e ci accusavamo di perdere tempo”.

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Da lì è nato quel Trio che ha poi fatto la storia della tv, da Fantastico a Sanremo, fino ai Promessi sposi. Ma all’epoca Massimo Lopez non immaginava che avrebbe lasciato un segno così importante nel mondo dello spettacolo. “La magia, l’alchimia vera è stata l’incontro tra noi tre – spiega -. Eravamo sulla stessa lunghezza d’onda, vedevamo tutti e tre la realtà in una determinata maniera. Prima è nata l’amicizia, poi abbiamo deciso di scrivere insieme, perché ci trovavamo su tutto. Non abbiamo mai pensato di stravolgere il mondo dello spettacolo, ma volevamo essere rivoluzionari. E forse dal punto di vista della comicità lo siamo stati. Le nostre proposte non sono sempre state accettate subito. All’inizio non tutti erano d’accordo che stravolgessimo il Manzoni e i Promessi sposi…”.

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