Lombardia, firmato l’accordo tra la Regione e medici di famiglia per il vaccino

In Lombardia si è giunti ad un accordo tra la Regione e i medici di famiglia per eseguire i vaccini su base volontaria. 

In Lombardia i medici di famiglia aiuteranno nella campagna di vaccinazione anti-Covid. E’ stato siglato quest’oggi l’accordo tra la Regione e le organizzazioni sindacali principali dei medici di medicina generale. Il loro impegno sarà fornito su base volontaria.

Non appena sarà disponibile il vaccino di Moderna partirà l’impegno dei medici di famiglia, i quali avranno l’obiettivo di “arrivare a vaccinare entro fine ottobre circa 5 milioni in Lombardia“, ha dichiarato Fiorenzo Corti, il vicesegretario nazionale della Fimmg. “La Regione prevede che, su un totale di 18 milioni di inoculi del vaccino, 5 milioni siano fatti dai medici di famiglia entro fine ottobre“, ha aggiunto Paola Pedrini, la segretaria regionale della Fimmg Lombardia. Verranno seguiranno le stesse norme previste per la vaccinazione anti-influenzale e pertanto i medici di famiglia potranno somministrare i vaccini anti-Covid nei propri studi.

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La Lombardia sigla l’accordo coi medici di famiglia

L’accordo siglato prevede che l’Ats monitori l’andamento della campagna vaccinale attraverso un confronto con il Comitato Aziendale, comunicandone i risultati alla Direzione Generale Welfare. A cadenza mensile, invece, l’Ats e il Comitato Aziendale definiranno il programma vaccinale, verificando le necessità rispetto al lavoro dei medici di famiglia.

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E’ stato previsto un fondo regionale di 1,5 milioni di euro per aumentare del 20% le ore del personale che si occuperà delle vaccinazioni e delle chiamate dei pazienti. In un secondo momento sarà previsto il recupero dei non responder, coloro che non hanno risposto alla prima chiamata o chi è scettico in merito al vaccino. I medici di famiglia potranno avvalersi delle cooperative operanti sul territorio regionale per le fasi di reclutamento, recupero dei non responder e per l’organizzazione dell’accesso.

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