Si è spento a 80 anni nel carcere in cui stava scontando gli ergastoli per i 93 omicidi confessati. Per l’FBI è il serial killer più prolifico degli Stati Uniti.
Samuel Little, questo il nome di quello che, secondo l’FBI è stato il serial killer con più omicidi all’attivo della storia americana. E’ morto oggi 30 dicembre dopo essere stato portato in ospedale per cause ancora sconosciute, mentre stava scontando i tre ergastoli previsti dalla sua sentenza, arrivata nel 2014. La polizia ha accertato l’omicidio di 8 donne, Little ne ha confessati oltre 90.
Samuel Little, il peggior serial killer degli USA
Nonostante la sentenza di tre ergastoli è arrivata per soli 8 omicidi comprovati, l’FBI ha stabilito la responsabilità di Little in circa 50 e lui stesso ne ha confessati 93. Un numero davvero impressionante di morti, dall’identità per la maggior parte sconosciuta o prostitute che l’uomo ha ucciso in circa diciannove Stati.
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Il periodo di attività criminale di Little va dal 1970 al 2005, ma i suoi problemi con la legge sono iniziati molto prima. Samuel fu arrestato per la prima volta quando era ancora minorenne per violazione di proprietà privata. E da lì molti sono stati gli arresti dalla frode, al taccheggio, dalla rapina a mano armata allo stupro, Samuel è sempre entrato e uscito di prigione per tutta la vita.
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A partire dagli anni 70, Little fu collegato a svariati omicidi ma polizia è riuscito a condannarlo, nel 2014, solo per 8 delle decine per cui l’FBI lo crede responsabile e portarlo nel carcere statale della contea di Los Angeles, in California. E’ proprio lì che Little stava scontando la sua pena, prima di morire a 80 anni per una condizione di salute che non è ancora stata resta pubblica dalle autorità americane.