Gianni Togni, che fine aveva fatto il cantante di “Luna”

Carriera e curiosità su Gianni Togni, che fine aveva fatto il cantante di “Luna”: 45 anni di grande musica italiana.

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Classe 1956, romano, Gianni Togni è stato uno dei cantanti italiani che nella prima metà degli anni Ottanta, coi suoi brani, ha spopolato e ancora oggi alcune sue canzoni sono immortali. Si pensi ad esempio a “Maggie”, “Luna” o “Giulia”, che vengono ballate nelle feste di tutto lo Stivale e ci hanno accompagnaio ad esempio nei veglioni di Capodanno.

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La carriera del musicista parte quando ha appena 19 anni ed esce l’album In una simile circostanza del 1975. Sin dall’inizio la sua collaborazione con Guido Morra è fondamentale: il paroliere, infatti, firmerà tutti i testi dei brani di Gianni Togni. In quegli stessi anni, avvia il sodalizio con Red Canzian dei Pooh.

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La lunga carriera di Gianni Togni: 45 anni di musica italiana

Grazie a questa collaborazione, il musicista della nota band produce alcuni album del cantante. Questi sarà poi colui che aprirà in quegli anni molti concerti dei Pooh. Nell’estate del 1980 con il singolo Luna inserito nell’album dal titolo lunghissimo “…e in quel momento, entrando in un teatro vuoto, un pomeriggio vestito di bianco, mi tolgo la giacca, accendo le luci e sul palco m’invento…” ottiene una vastissima popolarità. Il brano è ancora oggi il più noto della sua produzione. Ma la sua vena creativa, oltre alla speciale collaborazione con Morra, lo porteranno a scrivere nuovi brani di grandissimo successo.

Già a metà anni Ottanta, è un pioniere della musica su supporti all’epoca innovativi come i compact disc. Grande successo ha a fine anni Ottanta “Bersaglio mobile”, in cui suonano musicisti molto importanti da Manu Katché a Mel Collins e Bruno Illiano. La sua produzione si fa via via più “complessa” e non sempre raccoglie il favore immediato da parte del pubblico. Avvia anche una collaborazione con Massimo Ranieri e a quasi un decennio dall’ultimo album torna sul mercato nel 2006 con “La vita nuova”, dove suonano anche Michael Landau, Stefano Di Battista e Tollak a Lucrezio De Seta. Nello stesso anno al Montecarlo Film Festival vince il premio per la miglior colonna sonora del film E guardo il mondo da un oblò di Stefano Calvagna. Il suo ultimo album è “Futuro improvviso”, uscito nel 2019.

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