Congela la moglie morta di cancro: “In futuro la medicina la può risvegliare”

La speranza di Alan Sinclair che ha voluto congelare il corpo della moglie morta di cancro: l’uomo ha espresso il suo punto di vista

Alan Sinclair

Una scommessa con la tecnologia quella che ha voluto a tutti i costi Alan Sinclair, 82enne, che ha optato per il congelamento del corpo della moglie Sylvia che è scomparsa dopo la dura battaglia con il cancro diversi anni fa. La sua speranza è quella di rivederla dopo la morte: l’uomo così ha optato per questo programma sperimentale degli Stati Uniti per l’istituto no-profit Cryonics Institute. La donna è morta nel 2013 dopo sei settimane dalla diagnosi al cancro ai polmoni e così c’è stata la conservazione di tessuti, organi e cervello dopo che è scomparsa.

Congela la moglie morta di cancro, il pensiero di Alan

Alan così ha commentato il suo punto di vista per far comprendere a tutti la sua mentalità: “Io penso che questa sia una possibilità. Questo è comunque meglio sperare che essere mangiati dai vermi, quindi mi sono detto perché no. Gli scienziati fanno progressi continuamente, non c’è motivo per cui non dovrebbero riuscire a fare una cosa del genere”.

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Infine, ha concluso: “Hanno rianimato vermi di milioni di anni fa, perché non è possibile immaginare una cosa del genere con noi? Bisogna solo riparare il danno che ci ha fatto morire”.

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Così la sua scommessa con la nanotecnologia potrebbe dare i suoi frutti negli anni futuri: “Mi godo la vita, nonostante io sia invecchiato. Di certo se mi chiedessero di morire domani rifiuterei. Non vedo nulla di male se un corpo dovesse risvegliarsi”.

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