Brexit, cosa cambia dal 1° gennaio con l’accordo tra Regno Unito ed UE

È ormai cosa fatta la Brexit, dopo trattative difficili che andavano avanti dal 2016. Si parte dal 1° gennaio 2021, cosa avverrà.

Brexit Boris Johnson
Accordo Brexit cosa comporta Foto dal web

La Brexit è cosa fatta, con un accordo finalmente trovato dopo quattro anni di trattative fra la Gran Bretagna e l’Unione Europea. Dal prossimo 1° gennaio 2021 ci saranno, di conseguenza, anche alcuni importanti cambiamenti per entrambe le parti coinvolte. A lungo la UE ed il Regno Unito erano giunte ad un muro contro muro per quanto riguarda la parità di condizioni negli scambi commerciali e su un altro paio di punti.

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Ma la fumata bianca in materia di Brexit è giunta con reciproca soddisfazione di entrambi. Da una parte i britannici non dovranno più seguire le linee guida di Bruxelles, dall’altra la UE non avrà da temere nulla in merito ad una possibile concorrenza sleale dal Commonwealth in ambito commerciale. Non verranno applicati dazi doganali in quasi nessun caso per merci di provenienza britannica, così come non ci sarà nessun tetto massimo negli scambi reciproci. Riguardo alla Pesca, l’Unione Europea si impegna a rinunciare ad un quarto di pesce pescato in acque britanniche.

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Brexit, i punti salienti dell’accordo: pesca e viaggi

Un buon compromesso se si pensa che inizialmente la Gran Bretagna pretendeva che tale quota dovesse essere dell’80%. A metà 2025 poi questo accordo sarà soggetto a nuova riformulazione. È ufficiale con la Brexit la rinuncia del Regno Unito al progetto di scambio culturale ‘Erasmus’ con le università degli Stati membri della UE. Questo vuol dire che gli studenti che andranno su suolo britannico necessiteranno del visto di soggiorno. Stessa cosa avverrà a parti invertite. Ci sarà bisogno del passaporto anche per qualunque altro tipo di viaggio nel Regno Unito e di un visto per potervi lavorare.

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Tale permesso si ottiene solamente a fronte di un impiego riconosciuto che frutti una cifra minima di 26.500 sterline. Al cambio si tratta di 29mila euro all’incirca. Ma occorrerà anche avere una conoscenza base della lingua inglese di livello B1. Chi lavora in ambito sanitario beneficerà di agevolazioni comunque. Tutte queste condizioni non interesseranno i cittadini stranieri, tra i quali molti italiani, che già da tempo vivono e lavorano Oltremanica.

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