Covid, allarme Oms sulla variante inglese: “I bambini rischiano di più”

Secondo l’Oms la variante inglese del Covid può essere “più facilmente trasmissibile da giovani e bambini”, ma non si è ancora capito per quale motivo.   

Perché la nuova “variante inglese” del Covid è più contagiosa? Il mondo intero se lo sta chiedendo da giorni, e ancora non riesce a trovare una risposta definitiva. Secondo alcuni scienziati, l’aumento della trasmissione potrebbe essere almeno in parte il risultato di come il virus infetta i bambini. Anche l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ritiene che la mutazione inglese possa essere “più facilmente trasmissibile da giovani e bambini”. Ma è ancora presto per dirlo con certezza. E il timore, in Gran Bretagna e non solo, è che questo possa compromettere l’attesa riapertura delle scuole dopo le vacanze natalizie.

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Il nuovo “volto” del Covid

Il professor Mark Harris, virologo all’Università di Leeds, ha lanciato l’allarme: “Ci sono timori che se davvero il virus si replica e cresce meglio nei bambini, si abbia un effetto di amplificazione su tutta la popolazione del Regno Unito”. E secondo Giovanni Sebastiani, matematico del Centro nazionale ricerche (Cnr), l’onda del Regno Unito potrebbe aver già travolto l’Europa: “La ripresa della circolazione del virus appare presente in tutta l’Europa occidentale e centrale a esclusione della penisola scandinava, Islanda, Portogallo, Belgio e Lussemburgo”.

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“Quella dei bambini è una possibilità ma perché questo accada bisognerebbe che i bambini fossero più suscettibili a questo virus rispetto agli altri ceppi. E che io sappia questo al momento non è provato. Tendenzialmente i bambini sono meno suscettibili ad infettarsi rispetto agli adulti”, osserva Massimo Galli. E secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, se così fosse “questo favorirebbe la diffusione del coronavirus: è un po’ come se Sars-Cov-2 avesse messo il turbo” ha detto all’Adnkronos Salute, aggiungendo che “la notizia della mutazione deve incentivarci e spingerci a fare in fretta a vaccinarci”.

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