La mancata squalifica per bestemmia contro Gianluigi Buffon, dopo le polemiche la Procura FIGC apre inchiesta.

Le polemiche sulla presunta bestemmia pronunciata in campo da Gigi Buffon hanno di fatto costretto la procura FIGC ad aprire un procedimento per fare chiarezza sull’accaduto. Il misfatto è avvenuto, come noto, durante la gara Parma – Juventus. Ma il Giudice Sportivo non avrebbe potuto sancire la squalifica. Perché era successo questo?
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La frase di Buffon, pronunciata nel corso della diretta della gara, era stata coperta da un commento. Stando a quanto si è appreso, il fatto che non fosse stata chiara la bestemmia non avrebbe consentito di segnalare il caso al Giudice Sportivo. Ma il fascicolo di indagine con annesso procedimento servirà a fare chiarezza.
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Perché non è stata sanzionata la bestemmia di Buffon?
Sarà possibile anche convocare il calciatore interessato, che potrebbe anche ammettere le proprie responsabilità e chiedere scusa, da grande professionista qual è. Per la 14esima giornata di campionato sono stati squalificati per una giornata Lyanco del Torino, Kessie del Milan e Marrone del Crotone, che salteranno il prossimo turno per diffida. Invece Buffon era stato graziato: l’ex portiere della Nazionale si era rivolto al suo giovane compagno di squadra Manolo Portanova.
Questa la frase incriminata e che ha fatto esplodere le successive polemiche: “Porta, mi interessa che ti vedo correre e stare lì (bestemmia) a soffrire eh, il resto non me ne frega un c***o”. Durissime le polemiche per la mancata squalifica e si ricordano i casi recenti di Cristante, appena una settimana fa, e di Mandragora. Peraltro, molte polemiche aveva provocato anche l’espulsione di Lorenzo Insigne, durante Inter-Napoli, per un “vaffa”.