Padre Vittorio Trani, chi è: cappellano in carcere e attivista

La storia di Padre Vittorio Trani, chi è: cappellano in carcere a Regina Coeli e attivista per i diritti dei detenuti.

(screenshot video)

Una lunga “militanza” nelle carceri italiane, a partire dai primi anni Settanta: padre Vittorio Trani, sacerdote francescano conventuale, è arrivato a Regina Coeli il 1° settembre 1978. Da oltre 40 anni è dunque presso il carcere romano, che si trova nel cuore della Capitale, a metà strada fra il Vaticano e Trastevere.

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Il prelato si avvicinò al mondo del carcere tra il 1972 e il 1974, lavorando a Rebibbia, quindi per un periodo è stato parroco nel quartiere di Torre Spaccata. Circa vent’anni fa ormai, in occasione dei suoi 25 anni a Regina Coeli, ha dato alle stampe un libro di memorie dal carcere dal titolo il Serio e il Faceto, che fece molto discutere.

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Cosa sapere su padre Vittorio Trani

Il ricavato della vendita di quella pubblicazione è servita poi a finanziare nuovi progetti per il recupero di ex detenuti. Presidente della Onlus Vo.Re.Co., Volontari Regina Coeli, padre Vittorio Trani è nato a Latina nel 1944. Lo scorso anno, grazie al suo impegno, è stata inaugurata la prima farmacia di strada, nata a Roma il 16 settembre. L’iniziativa è frutto di una collaborazione con Medicina Solidale, Assogenerici, Banco Farmaceutico, Ordine Nazionale dei Farmacisti e l’Elemosiniere del Papa. Ci lavorano volontari ed ex detenuti.

“Il sacerdote, se è abbastanza motivato e crede nella propria scelta di vita, trova il suo posto in qualsiasi campo dell’apostolato”, è il sunto del pensiero di padre Vittorio. Il cappellano di Regina Coeli, del resto, viene spesso definito in maniera scherzosa “ergastolano di Dio”. Parlando della popolazione carceraria, ha detto diversi anni fa che “la gran parte delle persone arriva qui da realtà difficili. Abbiamo poveracci, drogati, alcolizzati, stranieri, malati di Aids. Finisce qui dentro molta gente che la mattina si sveglia senza sapere che cosa fare della propria giornata”.

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