Morto Nedo Fiano, era uno degli ultimi sopravvissuti ad Auschwitz

Si è spento Nedo Fiano a 95 anni. Il padre del deputato Emanuele era uno degli ultimi sopravvissuti ad Auschwitz.

NEDO FIANO

E’ giunta tramite l’agenzia di stampa Ansa la tragica notizia della scomparsa di Nedo Fiano. Lo scrittore fiorentino aveva 95 anni e si è spento nella sua abitazione di Milano. La notizia è stata accolta con grande scoramento dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il quale ha commentato: “Da oggi il mondo è più povero”. Nedo, infatti, era uno scrittore di talento, ma anche e soprattutto un uomo che ha vissuto in prima persona gli orrori del nazismo ad Auschwitz, campo di concentramento al quale era sopravvissuto per miracolo, ed aveva trovato il coraggio di raccontarli.

Nel corso dei decenni successivi, aveva utilizzato quella traumatica esperienza per raccontare alle nuove generazioni l’orrore nazista e il dramma dell’olocausto, così da mantenere viva la memoria e permettere alla società di non commettere mai più errori di simile portata. Lo ricorda con affetto anche Ruth Dereghello, presidente della comunità ebraica di Roma: “Mi piange il cuore. Ha avuto la forza di raccontare l’orrore a intere generazioni. Un esempio di vita per tutti noi. Un abbraccio a Emanuele Fiano e alla famiglia dalla comunità ebraica di Roma”.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Chi era Nedo Fiano

Nato a Firenze il 22 aprile del 1925, Nedo Fiano ha dovuto imparare a convivere con la malvagità umana sin da piccolissimo. Nel 1938 gli fu impedito di frequentare la scuola per via delle leggi razziali e fu costretto a continuare gli studi in una scuola improvvisata all’interno della comunità ebraica di Firenze. Nel 1944 la polizia fascista lo arrestò mentre passeggiava per il centro della città toscana, fu l’inizio di un vero e proprio incubo. Trasferito con tutta la famiglia al campo di transito di Fossoli, fu portato successivamente al campo di concentramento di Auschwitz.

Leggi anche ->Moshe Bejski, chi era: storia del magistrato ebreo sopravvissuto ad Auschwitz

Di quel dramma diceva: “Ciò che ha connotato tutta la mia vita è stata la mia deportazione nei campi di sterminio nazisti. Con me ad Auschwitz finì tutta la mia famiglia, vennero sterminati tutti. A diciotto anni sono rimasto orfano e quest’esperienza così devastante ha fatto di me un uomo diverso, un testimone per tutta la vita”. Rimasto l’unico esponente della sua famiglia, tornò a Firenze dopo essere stato liberato dalle truppe alleate e decise che il suo compito era quello di diventare testimone a vita dell’orrore vissuto.

Leggi anche ->Paolo Brosio e la battuta oscena su Auschwitz: il web chiede la squalifica

Nel 1949 si sposò con Rita Letters e l’anno successivo divenne padre di Enzo. Nel ’55 nacque Andrea e nel ’63, anno in cui decise di iscriversi all’Università, nacque Emanuele (Deputato del Parlamento Italiano). Trovato lavoro in un’agenzia di marketing nel 1969, Nedo cominciò il suo giro per l’Italia come testimone degli orrori dell’Olocausto. Negli anni 2000 cominciò a mettere per iscritto la sua esperienza. Quella della deportazione è contenuta nel libro A5405. Il coraggio di vivere, edito nel 2003.

Impostazioni privacy