Zona rossa Natale, Conte conferma: “Nuove strette in accordo col Cts”

Nel corso del suo intervento alla trasmissione ‘Accordi e Disaccordi’, il premier Giuseppe Conte conferma: “Si a zona rossa Natale”.

zona rossa Natale Conte
Italia zona rossa Natale Conte Foto dal web

Ci sono aggiornamenti e conferme importanti riguardo all’argomento zona rossa Natale. Il primo ministro Giuseppe Conte, ospite del programma tv ‘Accordi e Disaccordi’ condotto da Luca Sommi, ha annunciato di avere avuto un consulto con il Comitato tecnico scientifico. E gli esperti gli hanno consigliato di introdurre delle misure restrittive ulteriori allo scopo di contenere il contagio.

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“Il Governo si è confrontato con il Cts, avendo come risposta la necessità di fare ricorse ad ulteriori strette. Ne stiamo ancora parlando, per rinforzare il piano per le festività di fine anno. Agiamo per fare tutto il possibile per evitare la terza ondata”. Fino ad ora le misure stanno dando una risposta sperata. Anche se i contagi restano ancora numerosi. A preoccupare in particolare sono gli assembramenti visti da nord a sud in tutta Italia, con la gente che subito approfitta di un allentamento delle restrizioni per creare dei gruppi pericolosi. Che possono essere dei potenziali nuovi focolai. “In tal senso compiremo qualche intervento ulteriore”, dice Conte. Il quale conferma anche che l’indice Rt di contagio è sceso sotto il valore critico di 1. “Purtroppo non sarà possibile vivere le festività in condizioni di normalità. La salute di tutti noi è in gioco”, afferma il primo ministro. Per questo la ‘zona rossa Natale’ è necessaria.

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Zona rossa Natale, Conte conferma e parla di scuola e vaccini

Resta elevato anche il rapporto tra nuovi contagi e decessi quotidiani. Gli anziani rappresentano sempre la categoria più a rischio ed i fattori che contribuiscono a rallentare la discesa della curva sono sempre tanti. Sulla scuola l’intenzione è quella di riprendere con le lezioni in classe dal 7 gennaio 2021. “Tante sono le riunioni svolte anche su questo tema, che è di importanza fondamentale. Occorre far quadrare tante componenti, come i dati di trasporti, gli orari di entrata e di uscita e quant’altro per evitare gli orari di punta”.

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Sulla terza ondata, la cosa viene data come molto probabile. Per questo motivo il premier conclude il proprio intervento in televisione facendo riferimento al senso di responsabilità. Per il vaccino l’Italia è pronta con un piano apposito, “come anche l’Europa. Sarebbe bello un V-Day continentale, servono almeno 12 milioni di persone vaccinate. Questo è l’obiettivo per la prossima primavera”.

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